Kadmo emblematizza, nell’estremismo simbolico del vessillo, l’urgenza di edificare la dimensione artistica italiana oltre i confini geografici del Paese, estendendola a quella culturale, superando la dicotomia sacro/profano, in dialogo con 1 miliardo e 369 milioni di persone interessate.
L’ultima opera di Giorgio Kadmo Pagano emblematizza, nell’estremismo simbolico del Vessillo di 5 metri per 2 e mezzo, l’urgente necessità d’edificare una dimensione artistica e culturale italiana non solo a dimensione geografica bensì, superando la dicotomia tra sacro e profano, a quella culturale globale. Dopo quella cinese di 200 milioni di individui, infatti, la diaspora italiana nel mondo è la più numerosa, consta di 80 milioni di persone che, unite ai 60 milioni di residenti in Italia, porta il potenziale linguistico-culturale del Paese ad oltre 140 milioni di persone; ad esso va aggiunto il potenziale cattolico, che ha la sua “Mecca” a Roma, giunto ad oltre un miliardo e 229 milioni di fedeli, con un Papa Francesco eccezionale promotore della lingua italiana nella Chiesa e nel mondo: oltre 1.369 milioni di persone interessate a dialogare, crescere in italiano, “alimentarsi” del bello e del buono.
«La globalizzazione restituisce oggi all’Italia e a Roma il suo centro, in senso dechirichiano si apre una possibilità perché il mondo sia ri-pensato e riplasmato dall’arte italiana. Ma bisogna pensarla in italiano, deve affermarsi una sorta di partito “mistico” della cultura italiana. Siamo noi i responsabili della bellezza nel mondo. Se oggi l’italiano è la 4a lingua più studiata nel mondo, l’obiettivo dell’intero Paese deve essere quello di operare all’unisono perché essa divenga, anzitutto, la 3a più studiata nel mondo! Se sleghiamo l’arte italiana dalla sua lingua ne facciamo merce geografica, e non prodotto del pensiero pensato nella lingua di Michelangelo o Leonardo e, pertanto, la condanniamo alla mediocrità, come già oggi è in fieri. Accettare sudditanze e servilismi linguistici significa propagarle inesorabilmente nell’arte. Questo deve essere chiaro non solo agli artisti ma, anche, agli storici, ai critici, ai galleristi e agli imprenditori, ai collezionisti italiani» sostiene l’artista.
Durante la mostra si potrà anche prenotare il nuovo libro di Giorgio Kadmo Pagano “Internazionalizzazione della e nella lingua italiana. Dal Governo dell’Italia al Governo dell’italianità: un modello di sviluppo nuovo” che, dopo l’unico testo di teoria dell’arte dell’unione europea scritto dall’artista negli anni ’80, Arte e critica dalla crisi del Concettualismo alla fondazione della cultura europea, costituisce un’importante e innovativa tappa per l’affermazione dell’arte e della cultura italiana nel mondo.