Ue: Monti, rifiuteremo soluzioni inaccettabili
Bruxelles, 22 nov. – Mario Monti conferma nei toni la 'linea della fermezza' con la quale l'Italia affronta il vertice europeo che si apre oggi sulla partita del quadro finanziario pluriennale. Al suo arrivo nel palazzo, e prima di affrontare incontri bilaterali con gli altri capi di stato e di governo europei e con Barroso e Van Rompuy, il Professore avverte: "non accetteremo soluzioni che consideriamo inaccettabili". "Saremo naturalmente disposti – aggiunge – anche dopo questa sessione, se non si raggiungera' un accordo, a lavorare in modo costruttivo ma – rimarca – avremo nei confronti dell'Europa lo stesso rigore che stiamo dimostrando nei confronti di noi stessi".
"Questo e' un negoziato molto serio e difficile. Sono in gioco i prossimi sette anni dell'Unione europea". Monti mette da parte i preamboli e arriva dritto al cuore della questione che mette i Capi di Stato e di governo dell'Ue di fronte all'ennesimo vertice sul filo. Tanto delicato da far preventivare una prosecuzione a oltranza, anche se nessuno e' ancora in grado di quotare le reali percentuali di successo o fallimento.
Il Professore scandisce gia' prima di entrare nel Palazzo dove si tiene il vertice, fatto abbastanza inusuale per le sue abitudini, che "non accetteremo soluzioni che riterremo inaccettabili". Non usa la parola veto ma il concetto e' molto chiaro, anche perche' e' accompagnato dal 'marchio di fabbrica' del governo tecnici: un richiamo a quel "rigore" che l'Italia sta applicando alle sue vicende e che ora Monti ricorda sara' il metro applicato a quelle dell'Ue. Perche' e' l'Italia che viene a dire di essere stata "penalizzata sproporzionatamente".
Il presidente del Consiglio sintetizza i nodi sul tappeto ricordando che "ci sono tre obiettivi essenziali che sono l'equita', la solidarieta' e un uso efficiente delle risorse" e passa subito dopo a chiarire che "sino ad ora l'Italia e' stata penalizzata sproporzionatamente".
"Per noi – osserva Monti – non e' cosi' importante, come per altri, un limite totale al bilancio, perche' certe cose sono ormai 'prodotte' piu' efficacemente a livello comunitario che nazionale e farebbero, dunque, risparmiare i bilanci nazionali degli Stati membri". Non e', in sostanza, il rispetto per le regole della 'macchina' Ue che fa difetto al socio fondatore Italia, e' che, incalza ancora Monti, "per noi e' pero' assolutamente essenziale che l'Italia ottenga dei risultati migliori rispetto a quelle prospettati nelle bozze a proposito di fondi di coesione, agricoltura e anche per i meccanismi di ripartizione". Accompagnato dai ministri Moavero, Barca e Catania, Monti chiude la sua dichiarazione e si avvia ai bilaterali. Prima il colloquio con Barroso e Rajoy, i padroni di casa, e poi i faccia a faccia che lo vedranno ragionare con la Merkel, Hollande e Rajoy, oltre a quelli che in queste occasioni si susseguono febbrilmente.
(Da agi.it, 23/11/2012)
Portavoce Barthle, intesa a Parlamento tedesco il 30 novembre
(ANSA) – ROMA, 25 NOV – I ministri delle Finanze dell’area euro troveranno un’intesa fra loro sul debito greco nell’Eurogruppo di domani. Ne e’ sicuro Norbert Barthle, portavoce della Cdu della cancelliera tedesca Angela Merkel, in un’intervista al quotidiano To Vima, spiegando che l’accordo verra’ poi discusso dal Parlamento tedesco il prossimo 30 novembre.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche … 54686.html