Tv pubblica con sottotitoli in tutta Europa

Ecco un articolo de La Stampa. È evidente l’intento di questa proposta: imporre l’inglese a tutti gli europei grazie alla televisione. Con la scusa dei sordi, tutte le TV pubbliche saranno obbligate a trasmettere i film sottotitolati, e poiché il 90% dei film sono americani, quanto implica un’anglificazione forzata di tutto il continente europeo. l’

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LA STAMPA 9/4/2008 – CULTURA E TECNOLOGIA

Tv pubblica con sottotitoli in tutta Europa

Il Parlamento europeo chiede alla Commissione di presentare una proposta che imponga alle emittenti l’obbligo di sottotitolare tutti i programmi. Garantisce il pieno accesso all’informazione anche a chi ha problemi di udito e favorisce l’apprendimento delle lingue.

Il Parlamento europeo chiede alla Commissione di presentare una proposta che imponga alle emittenti l’obbligo di sottotitolare tutti i programmi. Garantisce il pieno accesso all’informazione anche a chi ha problemi di udito e favorisce l’apprendimento delle lingue

Sottotitoli obbligatori su tutte le reti televisive pubbliche d’Europa. E’ quanto chiedono i 427 eurodeputati che hanno sottoscritto una dichiarazione con l’obiettivo di sollecitare la Commissione europea a mettere a punto una proposta legislativa che obblighi le emittenti d’Europa a sottotitolare tutti i programmi. Così come la britannica Bbc, che dall’inizio di aprile sottotitola il 100 per cento delle sue trasmissioni.

L’obiettivo della proposta è chiaro: garantire pieno accesso a tutte le trasmissioni anche agli 83 milioni di persone che nell’Unione europea soffrono di problemi parziali o totali di udito, un numero destinato a salire considerato il progressivo invecchiamento della popolazione.

Ma non solo. Gli eurodeputati sottolineano l’importanza dei sottotitoli anche nell’apprendimento delle lingue straniere, un terreno nel quale l’Italia ha particolare bisogno di migliorarsi, se si considera che il 33,8% dei cittadini non parla nemmeno una lingua straniera. La tecnologia di oggi, spiegano gli eurodeputati, consente di «sottotitolare i programmi televisivi, compresi quelli dal vivo, al momento stesso della loro diffusione».

Attualmente solo la rete britannica ha introdotto la sottotitolatura su tutti i programmi. La Francia copre solo il 35% delle sue trasmissioni, mentre Spagna, Svezia, Danimarca e Paesi Bassi l’hanno introdotta sul 50%. dei programmi.

La Radiotelevisione italiana (RAI), che ha introdotto i sottotitoli nei programmi televisivi nel maggio 1986, e che attualmente sottoscrive il 18% delle sue trasmissioni, ha l’obiettivo di aumentare lil servizio fino al 60% nei prossimi tre anni. Attualmente l’emittente trasmette tutti i giorni, per oltre 90 ore settimanali, programmi sottotitolati in lingua italiana (alla pagina 777), e per 10/12 ore a settimana trasmissioni con didascalie in lingua inglese (pagina 778). Attraverso il Contratto triennale di Servizio stipulato fra il Ministero della Comunicazione e la RAI stessa per il triennio 2007-2009, peraltro, l’azienda pubblica si è impegnata ad ampliare progressivamente l’attuale servizio di sottotitolazione, promettendo di estenderlo anche alla traduzione nella lingua dei segni ad almeno un’edizione giornaliera di Tg1, Tg2 e Tg3, ed entro 12 ad un’edizione del TGR regionale in ciascuna regione. [addsig]

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