TOSCANI, ME ED IL MONOPOLIO CULTURALE ANGLOSASSONE

TOSCANI, ME ED IL MONOPOLIO CULTURALE ANGLOSASSONE

Oggi il mondo non ha più bisogno di “provocazioni”, la realtà supera la fantasia, di cortocircuiti non c’è più necessità. Quattro esempi:

  • lo stesso Toscani – l’uomo della “diversità”- era un convinto assertore dell’obbligatorietà del “vaccino per tutti”;
  • Putin e la Russia a cui è stato teso un agguato dagli USA, nel momento in cui finite tutte le strade diplomatiche, decide di reagire militarmente come – da che mondo è mondo- accade, diventa il “nemico” per antonomasia;
  • l’Ue nata per la cooperazione tra Paesi europei e che pur aveva intrapreso un cammino di inclusione della Russia in Europa nel 1997, non solo non lo riprende per mettere sul tavolo una soluzione “altoatesina” per l’Ucraina ma, diviene essa stessa artefice del proprio suicidio economico, sociale e politico sposando le tesi degli Stati Uniti un paese che, controllando i Paesi europei attraverso la NATO, ha fatto della menzogna internazionale un modus operandi permanente e che, nella sua pur breve storia, ha invaso, combattuto conflitti o esercitato un controllo in 190 su 193 stati membri delle Nazioni Unite;
  • Il Governo ebraico sotto Netanyahu, nella ritorsione contro l’attentato di Hamas, ha ucciso oltre il triplo degli italiani uccisi dai Nazisti alle Fosse Ardeatine per l’attentato terroristico di Via Rasella (lì l’equivalenza nazista fu di 1 nazista = 10 italiani), c’è anche da aggiungere che però i Nazisti furono più rispettosi degli edifici di quel quartiere di Roma: non rasero al suolo il Rione Monti né buttarono giù la Sinagoga di Roma, là dove i sionisti hanno raso al suolo l’intera striscia di Gaza.

In questo senso la fine artistica di Oliviero Toscani era già stata decretata dal mondo nuovo, ora è solo quella fisica che l’ha raggiunto.

Ad Oliviero, che ho conosciuto alla fine degli anni ’90, devo la possibilità gratuita e a piacimento – e questo gli fa ancora onore –  di utilizzare quello che ritenni allora, ma che è ancora oggi, un simbolo dell’impero anglosassone delle menti. Quelle menti la cui deportazione era già stata preannunciata nel discorso di Harvard del 1943 da Churchill-Roosevelt: il Topolino a macchia di sangue utilizzato per il numero di febbraio-marzo del 2000 di Colors.

 

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