“SCRIVERE IN UNA LINGUA ADOTTIVA”: SI APRE DOMANI A FRANCOFORTE IL FESTIVAL DELLA LETTERATURA MIGRANTE | |
FRANCOFORTE- “Scrivere in una lingua adottiva” è un’esperienza sia biografica sia culturale di cui 18 autori, provenienti da 13 Paesi diversi, parleranno a Francoforte con il pubblico tedesco, e non solo, da giovedì 14 a sabato 16 giugno. In questo ciclo di incontri, cui parteciperanno scrittori trasferitisi per scelta professionale o per motivi di ordine politico e sociale rispettivamente in Italia, in Francia o in Germania, e che hanno adottato come loro lingua letteraria la lingua del paese che li ospita, si analizzerà e discuterà di questa realtà, non solo letteraria, oramai comune a tutti i Paesi europei. Tale ciclo, che si apre domani sera, 14 giugno, al Literaturhaus di Francoforte, con inizio alle ore 18.30, sarà introdotto dagli interventi di esperti di letteratura dell’emigrazione, psiconalisti e linguisti, cui seguiranno gli incontri e i dibattiti con “autori immigrati” di lingua italiana, francese e tedesca. Durante le tre serate è prevista la presenza dei seguenti autori di lingua italiana: Hamid Ziarati, Julio Monteiro Martins, Helena Janeczek, Jarmila Ochkayova, Amineh Pakravan, Gezim Hajdari e Fleur Jaeggy. Essi sono originari dei più diversi Paesi, Brasile, Iran, Albania, Repubblica Ceca, Polonia e Svizzera. Le altre due tornate di incontri sono previste rispettivamente per venerdì 15 giugno, con inizio alle ore 18.00, al Museo di Arte Moderna di Francoforte, mentre la serata conclusiva si terrà sabato 16 giugno, con inizio sempre alle ore 18.00, presso la Romanfabrik, e si concluderà con una lettura scenica di liriche di Ernst Jandl, Hugo Ball e Kurt Schwitters. La manifestazione, pensata in occasione del cinquantenario della firma dei Trattati di Roma, è organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di Francoforte, in collaborazione con l’Institut Français e la Romanfabrik e con il sostegno dell’assessorato alla Cultura della città di Francoforte. |
aise
13/06/07