Rumeni e cinesi, in aula si parla straniero e in classe compaiono cartelli bilingue.
Una scuola colorata e multietnica che è riuscita a fare dell’integrazione la propria bandiera. Ma anche una scuola costretta a mille equilibrismi per via dei tagli e dei ritardi burocratici. E’ suonata la prima campanella per i ragazzi fiorentini. Alla media Beato Angelico si fa l’appello davanti all’ingresso. Megafono in mano la preside Eda Bruni chiama ad uno ad uno i ragazzi delle prime. Il 40% degli iscritti di quel comprensivo è straniero. Peruviani, rumeni, cinesi. “Non abbiamo mai avuto problemi sotto il profilo dell’integrazione – dice la responsabile del Piano dell’offerta formativa, Manuela Severini -.Questo anche grazie a progetti quali il laboratorio per la pace”. Per scacciare ogni ombra di bullismo, poi, ecco che ad ogni ragazzo di terza media viene affidato un compagno di prima.
“Diventa una sorta di tutor”, sorride Severini. Nelle prime classi, intanto, gli studenti mettono nero su bianco le emozioni legate al ritorno sui banchi. “All’inizio avevo paura – scrive Sofia -. Poi ho rivisto i miei compagni delle elementari. E adesso sono felice”. C’è poi Alison, peruviana. E’ in Italia da agosto e ancora capisce poco la nostra lingua. Per gli studenti come lei, la scuola ha predisposto una “programmazione personalizzata”. Niente spagnolo e inglese. E schede semplificate al posto dei libri di testo. All’Isis Sassetti-Peruzzi la presenza di stranieri supera addirittura l’80% degli iscritti. “La nostra parola chiave è ‘accoglienza’”, non ha dubbi la preside Barbara degl’Innocenti, che ha dato il benvenuto ai ragazzi delle prime in palestra. “Per noi le differenze di lingua e di cultura rappresentano un vanto”. I cartelli affissi sono bilingue: italiano e cinese. Anche il sito internet della scuola è ‘facilitato’.
“Il primo passo è farci capire anche da chi parla un’altra lingua”, dice la dirigente, che ha tenuto a battesimo la prima classe sperimentale del professionale commerciale con curriculo internazionale in lingua cinese. ..
(Da La Nazione, 16/9/2014).