Riforma licei. Continua la coatta colonizzazione in lingua inglese degli italiani

E i sindacati che fanno?

Dichiarazione di Giorgio Pagano, candidato europeo della Lista Bonino-Pannella e Segretario dell’Associazione Radicale Esperanto

Approvato dal Governo il 28 maggio scorso, è programmato per l’anno 2010/11 il debutto del nuovo Regolamento diriforma dei licei presentato ieri dal Ministero dell’Istruzione ai sindacati della scuola.

Tra i punti salienti, l’insegnamento di una disciplina curriculare interamente in lingua inglese all’ultimo anno del liceo.

“Si alimenta così ulteriormenta la spesa degli italiani per la colonizzazione anglofona del Paese, spesa che già oggi, in modo occulto arriva a 900 Euro procapite. Stanno praticamente scomparendo nella scuola e nelle università insegnanti di altre lingue straniere e viene sempre più assunto personale madrelingua inglese. Domani persino le materie non linguistiche saranno a rischio occupazione italiana con la conseguente assunzione di personale madrelingua inglese per insegnare Storia o Filosofia o, addirittura, Letteratura italiana (dato che il testo non segnala le materie curriculari che potranno essere insegnate in inglese e quali no). Ma i sindacati italiani della scuola cosa dicono di questo ulteriore rischio per l’occupazione italiana? Si sono accorti che anche quando i nostri ragazzi sanno benissimo l’inglese poi gli annunci di assunzione che compaiono in Europa per reclutare personale dirigenziale richedono “English mother tongue”, madrelingua inglese, alla faccia dei diritti linguistici e delle pari opportunità? Non capiscono che siamo di fronte ad un vero e proprio fascismo linguistico e per di più di origine straniera?”.


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