Radio Radicale, nella persona della neo direttrice Giovanna Reanda, si è comportata nei mei confronti peggio di Mediaset con Barbara D’Urso. Radio Radicale però non vive di pubblicità ma di soldi pubblici e, rispetto al “mio luogo” di cui parla la D’Urso nella intervista con Mara Venier a Domenica In del 3 marzo 2024, era dal 1976 con la rubrica “Lo specchio degli enigmi” che collaboravo  settimanalmente e gratuitamente a Radio Radicale non saltando mai un Ferragosto, un Natale o un Capodanno.
Ma la scelta di Radio Radicale comporta anche una decisione dalle gravi ripercussioni politiche:
  1. la eliminazione dell’unica voce che difendeva dal neocolonialismo anglossassone la lingua e la cultura italiana (e di tutti i Paesi europei occupati). Emblematico Guido Ceronetti che si lamentò del cambiamento di orario di Translimen.;
  2. la eliminazione della più antica battaglia di Marco Pannella e del Partito Radicale per la “lingua comune della specie umana” che ha avuto inizio al XXXVI Congresso del Partito radicale a Roma, formalmente  consacrata al Consiglio generale di Sofia del 1993 e mai dismessa fino alla morte di Marco Pannella.
    Esemplare e significativo per tutto il mondo radicale l’intervento di Pannella al Convegno dell’ERA sulla internazionalizzazione della e nella lingua italiana dell’8 febbraio 2013.

Le parole di Barbara D’Urso a ‘Domenica In’: «Tanto dolore per il modo terribile in cui sono stata strappata dalla mia vita a Mediaset»

Barbara D’Urso è tornata in tv. Dopo mesi di assenza dal piccolo schermo, la presentatrice è ospite di Mara Venier a ‘Domenica In’ su Rai 1. «Non ho ancora elaborato il dolore di quello che mi è accaduto e il modo terribile in cui sono stata strappata dal ‘mio luogo’ senza che nessuno mi dicesse perché. Ma il dolore è ancora qua» ha detto l’ex presentatrice di ‘Mattino 5’ ricordando – in apertura di intervista – l’addio a Mediaset, dopo 23 anni di lavoro e 16 anni di diretta tutti i giorni .

Corriere della Sera | 4.03.2024