Prove Invalsi: polemiche, vantaggi e svantaggi
Caro Beppe, le prove INVALSI aprono infinite discussioni tra polemiche, vantaggi e svantaggi del loro utilizzo. Vorrei spezzare una lancia a favore di queste prove le quali, se da una parte offrono un quadro generale a livello nazionale della scuola, dall’altro verificano se gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti o meno e in quale misura, dando quindi la possibilità all’insegnante di intervenire sui cosiddetti punti deboli del suo lavoro. I quesiti posti sono relativi a situazioni reali e richiedono agli alunni l’utilizzo della logica e del sapere per arrivare alla soluzione, mirando quindi alle abilità e alle competenze di ognuno. E’ abbastanza normale che agli insegnanti procurano una certa ansia (di prestazione) e ulteriore lavoro (inserire nel sistema le risposte richiede parecchio tempo); vengono inoltre somministrate all’inizio di maggio, quando ancora il programma non è stato completato, e in un momento dell’anno già aggravato da verifiche e progetti vari. Vengono posti a tutti indistintamente, a chi ha un piano individualizzato e a chi è appena arrivato in Italia. I test tengono conto di molte variabili compresa quello della situazione socio-culturale degli alunni, un background piuttosto basso su cui però è più difficile intervenire. Saluti,
Laura Soliveri, soliveril@tiscali.it
italians.corriere.it | 20.7.2019