Pena di morte, Europa per la moratoria.
D'Alema: successo italiano. Napolitano: campagna fondamentale
Ma la presentazione di una risoluzione all'assemblea generale delle Nazioni Unite slitta al prossimo autunno
Lussemburgo – Un «impegno formale» a presentare una risoluzione a favore della moratoria universale della pena di morte all'inizio della prossima assemblea generale delle Nazioni Unite, che si apre a settembre, è stato preso ieri all'unanimità dal Consiglio dei ministri degli esteri dell'Unione europea. Viene così coronata dal successo la lunga battaglia condotta dal governo e dal Parlamento italiani per convincere i partner comunitari a presentarsi uniti, con una sola richiesta, all'assemblea dell'Onu.
A sbloccare la situazione, è stata la Francia il cui ministro degli esteri Bernard Kouchner ha avanzato la proposta dell'«impegno formale», come compromesso per offrire una garanzia a Massimo D'Alema che ha insistito fino all'ultimo perché il documento europeo fosse presentato già ora, all'assemblea in corso delle Nazioni Unite.
La decisione di ieri «rappresenta un grande successo per l'Italia», ha sottolineato comunque D'Alema che ha anche ringraziato il ruolo determinante della presidenza tedesca.
«Siamo tutti molti felici – ha commentato il ministro degli esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier presidente del Consiglio – posso assicurare che c'è la reale volontà politica di portare all'Onu la risoluzione sulla moratoria della pena di morte a settembre».
La notizia della decisione comunitaria ha fatto esultare i radicali che hanno annunciato l'immediata sospensione dello sciopero della fame ad oltranza iniziato il 16 aprile. I dirigenti del Pr, tra cui Marco Pannella, Sergio D'Elia e Valter Vecellio, hanno fatto sapere in un comunicato congiunto di salutare «come un sicuro e grande successo della iniziativa non violenta, dello sciopero della fame, della mobilitazione dei premi Nobel, dei Parlamenti italiano ed europeo il fatto che sia stato scongiurato il rinvio all'anno del mai la presentazione della risoluzione pro-moratoria all'assemblea dell'Onu».
Il presidente della Repubblica Napolitano, già ieri in mattinata, aveva preso posizione contro la pena di morte ricevendo al Quirinale alcuni ministri della giustizia africani, in occasione del seminario promosso dalla Comunità di Sant'Egidio “Africa per la vita – contro la pena di morte”.
«La campagna per l'abolizione della pena capitale è una battaglia fondamentale per il comune progresso civile – ha detto Napolitano – e per la difesa dei diritti umani in cui l'Italia è fortemente impegnata a livello nazionale ed europeo». Secondo il presidente della Repubblica, «la diminuzione del numero delle esecuzioni nel mondo e il numero crescente dei Paesi che attuano la moratoria è un segnale incoraggiante, ma ora è richiesto un ulteriore sforzo».
di Alfredo Betti
www.liberta.it
19/06/07
Pena di morte, Europa per la moratoria.
pubblicato il