Parigi applaude l’Orchestra di Piazza Vittorio.

E Parigi applaude l´Orchestra di Piazza Vittorio

PARIGI – L´Orchestra di Piazza Vittorio arriva a Parigi, ospite d´onore della Cinémathèque Française di Frank Gehry a Bercy che, tra un omaggio a Cathérine Deneuve e una rassegna dedicata ad Alexader Sokourov, apre le sue porte ad una musica tutta nuova che racconta una storia di integrazione e descrive un futuro possibile, di unità fra culture diverse e distanti.
La storia è nota: tutto è nato a Roma nelle strade dell´Equilino dove quelli dell´Orchestra cominciano a suonare insieme, da emigranti, nel 2002. Poi, il film esce con successo da noi nel 2006: ora quest´avventura d´integrazione possibile, questa musica mai sentita prima, fatta di voci che parlano lingue diverse, parte alla conquista del più cinefilo e musicofilo dei paesi, la Francia.
La porta d´ingresso è uno templi del cinema del Paese e a far da padrino all´uscita del film di Agostino Ferrente è a Parigi il sindaco Walter Veltroni.
Anche qui, i sedici musicisti dell´Orchestra propongono la formula felice di proiezione più concerto che ha fatto furore meno di un mese fa al Tribeca Festival a New York.
Non è stato da meno il pubblico dei circa 400 invitati per il debutto parigino, molti italofrancesi, tanti addetti ai lavori oltre all´ambasciatore italiano a Parigi, Ludovico Ortona, al direttore dell´Istituto di cultura Giorgio Ferrara e all´attrice Valeria Bruni Tedeschi, assente giustificato il sindaco Bertrand Delann, occupato nella campagna elettorale. Da Roma, a sponsorizzare il lancio lo staff di Cinema per Roma e di Musica per Roma, con Carlo Fuortes e Mario Sesti e anche l´assessore Silvio Di Francia.
Perché c´è «l´espatrio», per dir così, dell´Orchestra in Francia ma c´è anche un progetto in corso che ancora una volta mescola musica e cinema. Ferrente sta infatti lavorando ad alcuni cortometraggi che focalizzeranno la storia di alcuni musicisti del gruppo ma vista questa volta, da casa loro: in Senegal, nel Maghreb, in Egitto. Almeno un paio di questi cortometraggi saranno pronti per la Festa del cinema di Roma in ottobre. Grandi applausi hanno accolto le note del gruppo dopo la proiezione: «La cosa più importante di questo piccolo film – ha detto Veltroni – è l´idea di un linguaggio universale che si forma intorno alla musica. E´ una storia nata in un quartiere di Roma in cui abbiamo lavorato molto, con l´obiettivo dell´integrazione». A fine serata, il brindisi. Dice Ferrente: «L´Orchestra è un fiume in piena, ognuno di questi musicisti è un compositore e un essere umano splendido». Da qualche settimana, l´Orchestra lavora a un´edizione del «Flauto magico» di Mozart, Pappageno gorgheggerà in wolof. Questa storia ora passa da Parigi, ma continua.

di Francesca Giuliani

(06 giugno 2007)

la Repubblica-Roma
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