Un manifesto patriottico per il futuro dell’Europa
Le nazioni d’Europa sono giunte ad una svolta storica. L’Unione europea – che un tempo era un progetto da sogno radicato nel desiderio di riconciliazione dopo la devastazione causata da due guerre mondiali e decenni di divisione – si è rivoltata contro gli europei e ora rappresenta interessi contrari alla volontà delle nazioni, delle regioni e dei piccoli paesi. comunità che costituiscono la nostra patria europea.
Istituzioni sconosciute ai cittadini europei e distanti da loro – insieme a forze globaliste così forti, burocrati eletti da nessuno, lobby e gruppi di interesse che ignorano la voce della maggioranza e la più ampia democrazia popolare – intendono prendere il posto delle nazioni. E qual è il loro strumento per questo? Uno Stato centrale europeo.
Le recenti elezioni del Parlamento europeo di giugno hanno quindi avuto un significato sia generazionale che esistenziale. La linea di frattura politica non è più tra conservatori e liberali o tra destra e sinistra, ma tra i centristi – che sono i precursori di un nuovo “superstato” europeo – e i patrioti e i sovranisti, che sostengono la preservazione e il rafforzamento delle nazioni europee che noi tienimo così caro. Solo attraverso la vittoria e la cooperazione dei partiti patriottici e sovranisti del continente potremo garantire l’eredità dei nostri figli.
Crediamo in un’Europa così
• è composto da nazioni forti, orgogliose e indipendenti; da nazioni che possono decidere liberamente di coesistere e cooperare di comune accordo;
• coopera attraverso istituzioni radicate nelle nazioni; attraverso istituzioni che agiscono per conto e responsabili nei confronti dei popoli d’Europa;
• rappresenta i propri interessi in modo sovrano e irresistibile, libero da qualsiasi dipendenza che ostacoli l’attuazione della volontà delle sue comunità nazionali, sia a livello nazionale che all’estero;
• impegnata per la pace e il dialogo, ma allo stesso tempo pronta a difendersi da ogni minaccia;
• difende e celebra la propria identità, tradizioni e costumi europei, frutto dell’eredità greco-romana e giudeo-cristiana;
• apprezza molto la diversità intrinseca delle sue nazioni, la loro storia e il modo di vivere, e allo stesso tempo resiste agli ultimatum volti a cambiarli secondo le attuali tendenze della moda;
• difensore delle libertà reali, dei diritti fondamentali e della dignità umana, e allo stesso tempo resiste fermamente a qualsiasi tentativo di limitare o reinterpretare tali libertà;
• competitivo, produttivo, efficiente e orgoglioso dei propri risultati intellettuali, scientifici ed economici come continente di innovazione, eccellenza e progresso;
• è determinato a proteggere le proprie frontiere, fermare l’immigrazione clandestina e preservare la propria identità culturale, seguendo la volontà della stragrande maggioranza dei cittadini europei;
• è costituito da nazioni pronte a difendere i propri popoli da ogni potenziale minaccia, sia di natura politica, economica, religiosa o culturale;
• rispetta il proprio mandato e le proprie regole, non eccede le proprie competenze, osserva i principi di sussidiarietà e proporzionalità e non giustificherà più i suoi attacchi alla sovranità nazionale esercitando pressioni attraverso il bilancio europeo;
• un’assemblea di nazioni che rifiuta qualsiasi ulteriore cessione della sovranità nazionale alle istituzioni europee;
• rispetta il diritto di veto delle nazioni;
• riconosce la diplomazia come un elemento fondamentale della sovranità degli Stati membri e come una questione sulla quale ogni nazione può decidere liberamente senza costringere gli altri a prendere la stessa decisione.
Noi, le forze patriottiche europee, promettiamo di restituire il futuro del nostro continente al popolo europeo: ci riprenderemo le nostre istituzioni e orienteremo la politica europea in una direzione che sia al servizio delle nostre nazioni e dei nostri popoli. Diamo priorità alla sovranità rispetto al federalismo, alla libertà rispetto ai dettami, e alla pace: questo è il manifesto dei patrioti al servizio dell’Europa.
Victor Orban, Herbert Kickl, Andrej Babiš
Vienna, 30 giugno 2024