L’ERA alla 1^ Agorà dei cittadini europei: approvate le tesi su non discriminazione linguistica e cittadinanza europea.
L’ERA ha partecipato l’8 ed il 9 novembre alla prima “Agorà dei Cittadini” convocata dal Parlamento Europeo per consultare la Società Civile sulle riforme, a partire dal nascente Trattato di Lisbona, che dovrebbero fare uscire le istituzioni Europee dal recente fallimento del processo costituzionale europeo.
L’Agorà che si è svolta nel Parlamento Europeo di Bruxelles era organizzata in due sessioni plenarie, presiedute dal Vice Presidente del PE, Gerard Onésta, e due sessioni di Commissioni su 5 temi: la Missione, i Diritti, gli Strumenti, le Frontiere e gli Orizzonti.
Il Vice Segretario dell’ERA Onlus, Lapo Orlandi, è intervenuto in plenaria per sostenere l’elezione diretta del Presidente della Commissione, mentre nella Commissione sugli Strumenti, è stato determinante per conseguire, oltre alla già citata richiesta di elezione diretta del Presidente della Commissione – seppure quale opzione alternativa all’elezione indiretta “fondata sui principi della democrazia parlamentare”-, la proposta di una “Dichiarazione sulla Cittadinanza Europea” che dovrebbe essere adottata entro il 2009 dallo stesso PE su suggerimento dell’Agorà per definire “diritti e doveri del cittadino Europeo, indipendentemente dalla nazionalità”.
Ma soprattutto, l’azione dell’associazione radicale “Esperanto” è stata decisiva per introdurre il tema della democrazia linguistica: nel documento adottato per acclamazione, l’Agorà “richiama l’attenzione sulle disposizioni della Carta dei Diritti fondamentali cosi come del Trattato relative al valore centrale della non discriminazione nell’Unione Europea, con particolare riferimento alla diversità linguistica e culturale”.