Non dovremmo mai dimenticare i campi di concentramento inglesi in Kenia

I Kikuyu furono radunati dagli Inglesi in campi di concentramento e villaggi fortificati, quasi l'intera popolazione di oltre un milione di persone. Le persone venivano sistematicamente torturate a morte. Avevano inventato un nuovo tipo di pinza il cui scopo era, prima, di schiacciare testicoli degli uomini e poi tagliarli via. Violentavano le donne con le baionette e anche gli uomini in modo simile.

Durante la seconda guerra mondiale in Kenia ci fu una rivolta del popolo dei Kikuyu (meglio conosciuti come Mau Mau) che volevano indietro le loro terre ancestrali occupate dagli Inglesi.

I Kikuyu furono radunati dagli Inglesi in campi di concentramento e villaggi fortificati, quasi l’intera popolazione di oltre un milione di persone. Le persone venivano sistematicamente torturate a morte. Avevano inventato un nuovo tipo di pinza il cui scopo era, prima, di schiacciare testicoli degli uomini e poi tagliarli via. Violentavano le donne con le baionette e anche gli uomini in modo simile.
Una tecnica preferita era quella di conficcare sabbia nel retto con un bastone, a volte venivano avvolti in filo spinato e spinti a calci in giro nel campo di concentramento fino a quando non morivano dissanguati. Alcuni dei soldati britannici si vantavano di questo.

Questo avvenne in tempi recenti, nella memoria dei viventi.

Il Segretario per le Colonie mentì su questo, i documenti che lo documentavano furono bruciati. L’impatto delle nazioni ricche e potenti è stato così incredibilmente omicida e distruttivo che è stato completamente cancellato dalla nostra coscienza nazionale.

Per giustificare i progetti coloniali di appropriazione di territori, bisognava creare una ideologia: «Noi, gli europei o gli americani, siamo venuti per salvare il resto del mondo dalla sua depravazione e arretratezza» ma, per farlo, devi essere in grado di dimostrare il resto del mondo è depravato e arretrato.

Da ciò nacque il razzismo che è tra noi ancora oggi. Era un componente necessario del progetto coloniale. Alcune persone potrebbero dire «Beh, sì, abbiamo rotto delle uova per preparare questa frittata», come se tutti quegli esseri umani fossero uova, «ma guarda la frittata, non è fantastica? Guarda, abbiamo fatto questa fantastica frittata, dimentica tutto questa roba sgradevole e festeggiamo semplicemente dove siamo».

Dove siamo è la continuazione del progetto, abbiamo mercificato la terra delle persone e il lavoro delle persone e trasformate in nostre proprietà.

Stiamo anche distruggendo il resto del mondo vivente. Non è necessario che siamo così, siamo gli stessi esseri umani come chiunque altro, facciamo tutti parte della stessa grande famiglia umana, dobbiamo solamente riconoscerlo, accettarlo e ovviamente all’interno dei paesi occidentali ci sono moltissime persone brillanti che si oppongono alla colonizzazione, sia la colonizzazione interna nei nostri paesi, sia la colonizzazione esterna dei paesi di altre persone.

Lascia un commento

0:00
0:00