L’USO DELL’INGLESE NEL PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA.

Leggendo il discorso di presentazione del governo davanti alle Camere, il presidente del consiglio Mario Draghi si è interrotto e si è chiesto: “Perché dobbiamo usare tutte queste parole inglesi?”. Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza questa sua domanda trova una clamorosa negazione. 

L’USO DELL’INGLESE NEL PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA. PARLA COME MAGNI

Leggendo il discorso di presentazione del governo davanti alle Camere, il presidente del consiglio Mario Draghi si è interrotto e si è chiesto: “Perché dobbiamo usare tutte queste parole inglesi?”.

Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza questa sua domanda trova una clamorosa negazione. Il testo è infarcito di termini in lingua inglese ben al di là di quella che il grande linguista Tullio De Mauro avrebbe accettato per una lingua che deve rinnovarsi ed adattarsi ai tempi, sì, ma che deve continuare ad essere il punto focale dell’identità culturale del paese. In molti casi si sarebbe potuto far ricorso ad un buon dizionario, in altri sarebbe stato opportuno procedere con le dovute traduzioni. Purtroppo ormai il conformismo, l’ignoranza e la pigrizia di chi parla e di chi scrive, in primo luogo i giornalisti, fanno sì che l’uso indiscriminato, e spesso errato, della lingua inglese sia diventato pratica comune a cui è dovere civico opporsi con la dovuta determinazione. In non pochi casi c’è dietro l’antica tecnica dell’uso del latinorum di don Abbondio (preti, avvocati) per darsi importanza e sottomettere psicologicamente gli altri – tanto per usare un’altra lingua, i francesi usano l’espressione epater le bourgouis (traduzione: impressionare, sbalordire il borghese).

Il termine codificato da lungo tempo come confinamento è stato ormai dimenticato per far posto a lockdown, le goccioline salivari sono state soppiantate dai droplets, e così via. E pessimi esempi sono venuti dallo Stato che ha approvato leggi denominate non più in italiano ma in inglese come Jobs Act, Freedom of Information Act, fino a parlare di stepchild adoption (beato chi riesce a pronunciarlo).

Di seguito viene riportato un elenco, non esaustivo, dei termini in inglese contenuti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

  1. Fixed Wireless Access
  2. Green Deal
  3. Gender Equality Index
  4. governance
  5. outcome-based performance
  6. behaviours
  7. bricks and bytes
  8. Country Specific Recommendations
  9. digital by default
  10. Monitor
  11. applicativ
  12. Smart Procurement
  13. chatbot
  14. digital engagement
  15. knowledge management
  16. e-learning
  17. social collaboration
  18. accounting maturity
  19. Design of the accrual IPSAS/EPSAS based accounting reform in the Italian public administration
  20. Support for the implementation of the accrual IPSAS/EPSAS based accounting in the Italian public administration
  21. Design a chart of accounts for the EPSAS/IPSAS based accrual accounting
  22. Framework
  23. in house
  24. Country Specific Recommendations
  25. Family Act
  26. cloud first
  27. migration as a service
  28. startup
  29. once only”
  30. Mobility as a Service
  31. front-line
  32. cyber
  33. digital divide
  34. fast track
  35. performance management
  36. Community of Practice
  37. Digital Compass
  38. Gigabit society
  39. Backhauling
  40. space economy
  41. Space Factory
  42. In-Orbit Economy
  43. Downstream
  44. Capacity building
  45. Recovery Art
  46. virtual production live set
  47. Next Generation EU
  48. supply chain
  49. marine litter
  50. Plastic Hubs; Textile Hubs
  51. blue economy
  52. long forms
  53. hard-to-abate
  54. start-up
  55. venture capital
  56. Green House Gases
  57. Energy transition strategy
  58. equivalent emissions without land use
  59. land-use change and forestry
  60. flagship hard-to-abate
  61. hydrogen valleys”
  62. partnership
  63. Green Transition Fund
  64. Clean Energy Package
  65. restoration ecology
  66. improve
  67. Port Community System
  68. cybersecurity
  69. Air Navigation. Service Provider
  70. Unmanned Traffic Management System
  71. gap
  72. soft skills
  73. STEM-Science,Technology,Engineering,Mathematics
  74. Inquiry Based Learning
  75. Problem Solving
  76. connected learning environments
  77. Teaching and Learning Centres
  78. Digital Education Hubs
  79. Placement
  80. Technology Readiness Level
  81. curiosity driven
  82. tenure-track”
  83. quantum computing
  84. biopharma
  85. agritech
  86. fintech
  87. hub and spoke
  88. High Performance Computing
  89. Key digital technologies
  90. Clean energy transition
  91. Blue oceans
  92. Climate neutral
  93. sustainable and productive
  94. Blue economy
  95. Innovative SMEs
  96. Key Enabling Technologies
  97. upskilling
  98. reskilling
  99. life-long learning
  100. housing
  101. mismatch
  102. learning on-the-job”
  103. Housing
  104. One-Health
  105. Proof of Concept
  106. Target
  107.   Milestone

In un solo caso nel documento gli estensori hanno fatto l’encomiabile sforzo di tradurre in italiano i termini inglesi: “Piani di punta europei (“Flagship programs”): Power up (Accendere); Renovate (Ristrutturare); Recharge and refuel (Ricaricare e Ridare energia); Connect (Connettere); Modernise (Ammodernare); Scale-up (Crescere); e Reskill and upskill (Dare nuove e più elevate competenze).

Giorgio Sirilli | controluce.it | 28.04.2021

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