Lucrezia De Domizio a Giorgio Kadmo Pagano
«Senti Giorgio, devi fare assolutamente una pubblicazione di tutte le tue opere!
Lo sai che io sto scrivendo su di te? Ti volevo fare una sorpresa, è più di un mese e mezzo che sto scrivendo un pezzo importante. Di quello che penso io, ehh?! Non è che io faccio compromessi, mi conosci.
Poi io sono stata la prima a capire che le tue, l’unica forse, a capire che le tue opere d’arte, le tue conversazioni, i tuoi scritti, e con diversità temporale e spaziale, è il proseguimento, diciamo di ricerca, di quello che Beuys faceva, [Beuys] faceva le discussioni… Non so se mi spiego.
È una questione di ricerca del sapere. La ricerca del sapere per il benessere dell’umanità.
E anche il fatto di volere il rispetto della propria lingua… La propria lingua e la propria terra è la casa comune. Dove tutti gli uomini del pianeta vivono, nascono, muoiono».
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