L’italiano, lo mastica il 42,5% degli svizzeri

L’italiano, lo mastica il 42,5% degli svizzeri

Il dato lo riporta l’OLSI nella pubblicazione di “Le lingue in Svizzera. Addendum”

Bellinzona – L’Osservatorio linguistico della Svizzera italiana (OLSI), ha di recente pubblicato “Le lingue in Svizzera. Addendum. Analisi dei dati dell’Indagine sulla lingua, la religione e la cultura 2014”; autori del volume sono Maria Chiara Janner, Matteo Casoni e Danilo Bruno.

Il saggio offre un’ampia e aggiornata serie di informazioni statistiche sulla realtà linguistica della Svizzera, delineando attraverso grafici e tabelle commentati, un profilo linguistico della popolazione residente nel Paese.

Il volume costituisce un addendum al libro che l’OLSI ha pubblicato nel 2016: “Le lingue in Svizzera. Analisi dei dati delle Rilevazioni strutturali 2010-12”. In questo volume gli autori hanno analizzato i dati statistici ricavati dall’Indagine sulla lingua, la religione e la cultura (ILRC), un’inchiesta su base campionaria che l’Ufficio federale di statistica (UST) ha condotto per la prima volta nel 2014.

La novità più rilevante dell’Indagine sono le domande relative alle cosiddette lingue secondarie, vale a dire le lingue che gli intervistati conoscono almeno un po’ (competenze parziali a vari livelli). Insieme alle lingue principali, le lingue secondarie formano il repertorio linguistico di un individuo; la considerazione di entrambe permette di avere una visione più completa e sfaccettata delle competenze plurilingui della popolazione. Nove decimi dei residenti in Svizzera dichiarano competenze (a livelli diversi) in una o più lingue secondarie.

Complessivamente, conosce almeno un po’ di italiano il 42.5% della popolazione: per l’8.8% di questi l’italiano è lingua principale per il 33.7% è lingua secondaria. In valori assoluti il rapporto è fra circa 598’000 parlanti nativi e circa 2’277’000 persone che dichiarano una conoscenza almeno parziale della terza lingua nazionale.

Seppure lingua minoritaria in Svizzera, lo stato di salute dell’italiano può dirsi relativamente buono dal punto di vista demografico, dominante nel suo territorio e diffuso, almeno con competenze parziali, nella popolazione. Molto più problematica è invece la situazione del romancio, con un numero esiguo di parlanti e minacciato anche nel suo territorio tradizionale. Tedesco e francese, lingue maggioritarie sono ampiamente presenti nel repertorio della popolazione: complessivamente dichiara di sapere almeno un po’ di tedesco quasi il 90% dei residenti e quasi il 75% sa un po’ di francese. L’inglese è relativamente poco diffuso come lingua principale, ma quasi il 70% dei residenti dichiara di saperlo almeno un po’. Ancora a proposito dell’italiano, l’Indagine conferma come la terza lingua nazionale sia più diffusa, per numero di parlanti, al di fuori della Svizzera di lingua italiana (Ticino e Grigionitaliano): infatti il 57.5% di chi ha l’italiano come lingua principale risiede nelle regioni non italofone del paese.

Disporre di dati statistici aggiornati è fondamentale per conoscere la situazione delle lingue in Svizzera. In un paese costituzionalmente plurilingue e in cui sono presenti anche numerose lingue dell’immigrazione, la conoscenza della realtà linguistica consente di attuare misure per promuovere e tutelare in particolare le lingue minoritarie. La presenza diffusa nella popolazione di competenze secondarie nelle lingue nazionali è un incentivo a proseguire in una politica linguistica e scolastica che mira a sostenere e rafforzare il plurilinguismo nazionale e quindi a perseguire l’obiettivo costituzionale della comprensione tra le comunità linguistiche: un principio essenziale per l’identità di un paese plurilingue. Le lingue in Svizzera. Addendum è il 18° volume della collana “Il Cannocchiale” edita dall’Osservatorio linguistico della Svizzera italiana; può essere ordinato scrivendo a decs-olsi@ti.ch.

Redazione | tio.ch | 3.12.2019

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