CRESCE INTERESSE PER LINGUA DANTE, A 5/0 POSTO DOPO SPAGNOLO
(ANSA) – MOSCA, 17 OTT – Cresce in Russia l’interesse per la
lingua del Belpaese, come conferma il crescente successo del
centro di lingua e cultura italiane dell’Universita’ linguistica
statale di Mosca (Mglu), che ha celebrato il suo decimo
compleanno con una cerimonia diventata anche un omaggio al
nostro Paese.
”La conoscenza della lingua non e’ solo un fatto tecnico
perche’ consente di entrare nello spirito e nella cultura di un
popolo”, ha sottolineato l’ambasciatore italiano a Mosca
Vittorio Surdo, ricordando le secolari ed amichevoli relazioni
tra i due Paesi. ”E se fino a poco tempo fa imparare l’italiano
era una scelta culturale, dettata dall’amore per la cultura
italiana, oggi le motivazioni sono anche di carattere economico
e commerciale”, ha proseguito, avanzando la proposta di creare
presso l’ambasciata un meccanismo informativo per indirizzare i
laureati russi nella nostra lingua verso le societa’ italiane
che operano a Mosca e in Russia. Il direttore dell’istituto
italiano di cultura, Alberto di Mauro, ha annunciato dal canto
suo una mappatura dell’insegnamento italiano in Russia in vista
del 2011, anno dell’Italia in Russia.
Alla cerimonia, svoltasi in grande stile nell’aula magna,
hanno partecipato, oltre al preside della cattedra di italiano
Dmitri Riabtsev e alla coordinatrice dei corsi Nadia Dorofeieva,
esponenti del mondo culturale della capitale russa.
All’universita’ linguistica moscovita, ex Istituto pedagogico
superiore di Lingue straniere Maurice Thorez, l’italiano si
insegna dal 1946: attualmente sono ormai circa cento gli
studenti
iscritti ogni anno. In Russia l’italiano e’ gia’ insegnato, come
terza lingua, in 24 scuole di Mosca, ma anche a San Pietroburgo,
Nizhni Novgorod, Tomsk, Omsk, Irkuts, Lipetsk, Samara,
Krasnodar e Kazan.
Insomma, ovunque ci sia una presenza industriale italiana.
”Ma dal crollo dell’Urss abbiamo registrato in generale una
crescente richiesta per l’italiano, per le esigenze piu’ varie,
da quelle lavorative a quelle piu’ spicciole per cavarsela in
vacanza. L’italiano e’ ormai la quinta lingua piu’ insegnata in
Russia, dopo inglese, francese, quest’ultima da tempo in calo,
tedesco e spagnolo”, assicura Dorofeieva.
L’istituto ha preparato inoltre interpreti e traduttori di
spicco come Ievgeni Solonovic e Gennadi Kiselev: grazie alla
loro opera, e a quella dei loro colleghi, e’ stata tradotta gran
parte della letteratura italiana in lingua russa, da Petrarca a
Camilleri.(ANSA).
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