«L`incremento dei prezzi dei prodotti petroliferi ha provocato un aumento della spesa energetica a carico delle famiglie italiane, che hanno sostenuto il costo più alto nell`Unione europea». La doccia fredda sui prezzi dei prodotti, energetici arriva dal presidente e amministratore delegato di E.On Italia, Klaus Schafer, che ieri è intervenuto per un`audizione davanti alla commissione Industria del Senato, nell`ambito dell`indagine conoscitiva sui prezzi dei prodotti petroliferi. Schafer ha spiegato che «le famiglie e le imprese italiane hanno sostenuto costi crescenti dal 2005 fino a fine 2008 perle forniture di gas ed energia elettrica» anche se «l`incremento dei costi è stato più contenuto che nel resto d`Europa e rispetto all`evoluzione dei prezzi dei combustibili di riferimento». Ad incidere maggiormente sui prezzi finali dell`energia è «la componente fiscale, soprattutto per il gas naturale, che ha un peso che supera anche un terzo del prezzo pagato», ha spiegato l`ad di E.On, aggiungendo che « il prezzo del gas naturale al netto dellacomponente fiscale risulta traipiù bassi d`Europa, ma l`imposizione fiscale penalizza i consumatori alzano significativamente il prezzo finale. Inoltre, i clienti di energia elettrica con consumi superiori ai 2.500 kilowatt all`anno sopportano costi superiori, a”causa di un sussidio incrociato a favore dei clienti con minore consumo». Per quanto riguarda la situazione italiana, «il gruppo tedesco (principale operatore mondiale nei mercati energetici a capitale interamente privato) crede fortemente che l`Italia sia importante per il ruolo geopolitico che riveste anche nel futuro della politica energetica in Europa», ha proseguito Schafer, concludendo che E.On è interessata al rilancio del nucleare, che potrebbe essere facilitato «dalla creazione di un Consorzio, tra operatori locali, consumatori di energia e noi che abbiamo le competenze per farlo».
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