Il 21 febbraio è la giornata internazionale della lingua madre (undicesima edizione) promossa dall’Unesco. Molte delle quasi 7000 lingue esistenti al mondo rischiano di sparire entro la fine di questo secolo. “Io sogno in Chamicuro, ma non posso raccontare i miei sogni a nessuno, perché nessun parla più il Chamicuro. È triste essere l’ultima”, così parla Natalia Sangama, un’anziana donna di lingua Chamicuro.
Ogni lingua che muore porta via con sé un’intera visione del mondo.
Per tutelare le lingue minoritarie e promuovere il multilinguismo l’Unesco ha indetto per il 21 febbraio la Giornata Internazionale della lingua madre, giunta quest’anno all’undicesima edizione. Nata nel 1999, su proposta del Bangladesh, con l’intento di tutelare la diversità linguistica e la diversità culturale, è stata celebrata per la prima volta il 20 febbraio 2000.
La giornata vede di anno in anno crescere la sua importanza, e il numero di paesi che partecipano organizzando eventi educativi e culturali. Quest’anno, tra le manifestazioni in programma in giro per il mondo, ricordiamo il paese di Kocavica nella Repubblica serba – dove vivono fianco a fianco serbi, minoranze slovacche, romene, rom, ungheresi e croate – che celebra la Giornata con tavole rotonde e dibattiti. Il 21 febbraio in Serbia in ogni scuola vi sarà una lezione dedicata alle lingue madri.
Secondo il Direttore Generale dell’Unesco Koichiro Matsuura, le lingue sono lo strumento più importante per preservare il patrimonio materiale e immateriale. “Tutti gli sforzi che vengono fatti per promuovere la diffusione delle lingue madri non servono solo a incoraggiare la diversità linguistica, ma anche a promuovere la piena consapevolezza delle tradizioni linguistiche e culturali in tutto il mondo e per ispirare la solidarietà basata sulla comprensione, la tolleranza e il dialogo”.
Ma cosa si intende per lingua madre? Non è un semplice veicolo di messaggi, ma l’espressione di tutto un mondo di valori culturali e sociali, di tradizioni e di conoscenze. La morte di una lingua porta anche alla scomparsa di tante espressioni orali come la poesia, le leggende, i proverbi, le barzellette: un enorme patrimonio immateriale. La perdita delle lingue è dannosa per tutta l’umanità anche perché contribuiscono alla conservazione della biodiversità, trasmettendo conoscenze sulla natura e sull’universo.
Secondo l’Atlante internazionale delle lingue in pericolo, pubblicato dall’Unesco, delle oltre 6.700 lingue parlate oggi nel mondo sarebbero circa 2.500 quelle che rischiano di scomparire. Più di 200 si sono estinte nel corso delle ultime tre generazioni. 99 sarebbero parlate da meno di una decina di persone, tra cui il Karaim, noto ad appena sei persone in Ucraina, e il Wichita, usato da una decina di persone in Oklahoma.
Nell’Africa Sub-Sahariana, dove si parlano circa 2000 lingue è molto probabile che il 10% di queste scompaia nel giro di cento anni. In India, Brasile, Stati Uniti, Indonesia e in Messico c’è una grande varietà linguistica, ma è anche alto il numero di lingue in via di estinzione.
Che cosa si può fare? Internet gioca un ruolo importante nella preservazione della lingua. Il web offre una grande possibilità per la diffusione delle informazioni e della conoscenza, ma un limite decisivo è l’altissima prevalenza dell’utilizzo dei caratteri latini.
Anche in Italia si moltiplicano le iniziative per celebrare la giornata. Il Centro Unisco di Torino ad esempio, collabora alla stesura del programma de “Le mie lingue” promosso dalla Città di Torino e riafferma l’impegno dell’organizzazione per la difesa del multilinguismo.
Tutti possono contribuire personalmente alla Giornata, le scuole possono includere la lingua locale in lezioni, incontri. Anche associazioni, famiglie, gruppi di amici possono organizzare letture in lingua madre, disegni, musica, proiezioni di film in lingue locali.
E se non bastasse? Si può adottare una lingua parlata solo da pochissime persone, iniziando a studiarla; si può partecipare a progetti di traduzione su Internet (Wikipedia, Wiktionary, team di traduzione per KDE, Gnome, Firefox…).
Venerdí 19.02.2010 19:03
di Bianca La Placa
http://www.affaritaliani.it/culturaspettacoli/lingue_estinzione170210.html[addsig]