LA LINGUA ITALIANA E LA SFIDA DEI NUOVI MEDIA

La lingua italiana, come tutte le lingue storico-naturali, cambia nel tempo. Quasi immobile dal Cinquecento in poi, quando si impone il modello fiorentino, e concepita e praticata quasi esclusivamente come lingua scritta e letteraria fino all’unità d’Italia, nel Novecento essa è sottoposta a sollecitazioni massicce. Una funzione enorme di propagazione e consolidamento viene esercitata dalla radio e dalla televisione. Dopo pochi anni di trasmissioni, la radio pubblica (in onda dal 1926) è seguita dal 20% della popolazione. Sessant’anni dopo, gli abbonati alla televisione di Stato sono 14 milioni.
Oggi, la lingua italiana è conosciuta e praticata dalla grande maggioranza degli italiani.
L’ingresso massiccio, negli ultimi vent’anni, dei nuovi media tra i principali strumenti veicolari della lingua, ha avuto e ha effetto su alcune caratteristiche della lingua stessa, che mostra robustezza e versatilità, piegandosi alle esigenze del rapido rimbalzo di messaggini via SMS così come al singhiozzante scambio di battute delle chat; riformula i codici e gli stili dell’epistolarità classica nelle e-mail e contemporaneamente si adatta alla spettacolarità e all’espressività spinta dell’informazione cartacea, ricca di testi misti, mentre viene costretta alla lapidarietà nei microtesti dei giornali in rete ed è scolpita in blocchi fulminei di notizie giustapposte all’interno degli articoli aggiornati in tempo reale.
Naturalmente, una lingua “cresciuta” rapidamente e vorticosamente, ricca e stratificata in varietà regionali, lingue settoriali, usi formali e informali, può soffrire quando curricula scolastici incompleti o insufficienti e scarsa diffusione e radicamento della lettura e dell’esercizio nello scrivere e nel far di conto generano tra giovani e adulti preoccupanti falle nella competenza passiva e attiva e nella comprensione e produzione di testi adeguati alle diverse finalità comunicative che caratterizzano una società moderna, complessa e dinamica. La sfida dei media, vecchi e nuovi, è di favorire l’arricchimento e la diffusione del patrimonio culturale e linguistico nella sua interezza e nelle sue diverse forme, tradizionali e innovative.


http://www.aetnanet.org/catania-scuola-notizie-16367.html
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