Interrogazione al Presidente del Consiglio dei ministri

Interrogazione al Presidente del Consiglio dei ministri

GIANNUZZI Silvana, ANGRISANI Luisa, BOTTO Elena, SBRANA Rosellina, LA MURA Virginia, CORRADO Margherita, LEZZI Barbara, ABATE Rosa Silvana, MORONESE Vilma, NUGNES Paola, CRUCIOLI –

Al Presidente del Consiglio dei ministri. – Premesso che:
il 9 giugno 2022 sul profilo “Twitter” della Presidenza del Consiglio dei ministri sono apparsi diversi tweet in lingua inglese che, per lo più, davano conto dell’andamento dei lavori della riunione del Consiglio dei ministri dell’OCSE 2022, che si stava svolgendo a Parigi;
anche il sito internet della Presidenza ha riferito sulla posizione italiana, espressa in occasione della riunione, trascrivendo l’intervento di Draghi esclusivamente in lingua inglese;
premesso altresì che:
uno dei capisaldi della democrazia è il diritto del cittadino ad essere informato;
il Presidente del Consiglio dei ministri, in quanto responsabile della politica generale del Governo, riveste un ruolo di rappresentanza nelle occasioni di confronto e scambio con i partner internazionali, in relazione alle quali ha il dovere di riferire alla popolazione;
considerato che:
il 12 marzo 2021 è stato proprio l’allora neo Presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi a riportare l’attenzione sull’importanza dell’utilizzo della lingua italiana nelle comunicazioni rivolte alla popolazione;
in occasione dell’intervento al centro vaccinale anti COVID dell’aeroporto di Fiumicino, infatti, parlando di smart working e babysitting, Draghi fece una considerazione estemporanea sull’utilizzo delle parole straniere affermando “chissà perché dobbiamo sempre usare tutte queste parole inglesi”;
l’importanza dell’utilizzo della lingua madre, da parte della politica, è stata ulteriormente messa in risalto durante l’ultima conferenza stampa di fine anno quando lo stesso Draghi, in risposta ad un giornalista che chiese di fare una domanda in inglese, obiettò “certo, poi la traduco io per te”, intimando l’esposizione del quesito in italiano;
considerato infine che i tweet citati, sebbene siano stati utilizzati dal profilo “Twitter” di palazzo Chigi come strumento di informazione relativa ad un appuntamento istituzionale di rilievo internazionale, hanno suscitato diverse polemiche in quanto interpretati come comunicazioni rivolte ai partner internazionali più che come veicoli di informazione rivolta ai cittadini italiani, che erano rappresentati dal premier alla riunione dell’OCSE,
si chiede di sapere:
se il Presidente del Consiglio dei ministri confermi di perorare l’importanza dell’utilizzo della lingua italiana come prima lingua nelle comunicazioni pubbliche, anche se relative a notizie di rilievo internazionale, veicolate tramite ogni strumento di comunicazione, compresi i social media;
se non riconosca il diritto del popolo italiano ad essere informato, ricevendo, quindi, comunicazioni pubbliche nella propria lingua;
se non ritenga lesivo della dignità nazionale il fatto che i massimi rappresentanti del popolo utilizzino una lingua diversa da quella propria per rendere conto di notizie d’interesse collettivo.

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