«Bisogna premettere che, quando un termine viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica francese, l’evento assume le caratteristiche di brevetto linguistico e termine di riferimento ufficiale per tutti. Così “hashtag”, il celebre cancelletto # usato davanti a parole chiave specie su Twitter, in francese è ora ufficialmente “mot-dièse”. In Francia il Ministero della Cultura e della Comunicazione è anche il ministero della lingua e ha una responsabilità forte nell’ attuazione delle politiche linguistiche condivisa con altri dipartimenti ministeriali, un’ attenzione particolare che affonda le sue radici anche nell’amara esperienza dell’occupazione nazista subita ai tempi di Vichy» esordisce il Segretario dell’Associazione Radicale Esperanto. «Serve subito in Italia una legge per gli italiani e la loro lingua. Esattamente sulla linea della proposta di legge depositata alla Camera il 21 dicembre scorso a prima firma Beltrandi, che mira alla valorizzazione all’internazionalizzazione della lingua italiana, e che presenteremo in un convegno di scopo il prossimo 8 febbraio» – continua Pagano. «Forse è stato un po’ eccessivo, da parte della Gazzetta francese, non citare nemmeno Twitter, la piattaforma su cui principalmente la funzione in questione viene utilizzata: però bisognerebbe fare di questo lo stimolo a sviluppare reti virtuali sociali avanzate direttamente in Europa e a dare avvio ad un possente processo di crescita informatica concepita e sviluppata dall’Unione per il suo mezzo miliardo di eurocittadini. Lasciando stare le ironie da quattro soldi e gli scetticismi che circolano sul web “globale”, vive la France!» ha concluso il Segretario dell’ERA.
Internet: Mot-dièse in Francia ma per la colonia Italia rimane hashtag.
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