Summer school Ci sono anche cultura classica e lingue morte nei programmi di quest’estate
La riscoperta del latino. Insegnato in inglese
di Corinna De Cesare
Le Summer Schools riscoprono l’antichità. I corsi organizzati dalle Università nel periodo estivo per offrire agli studenti un’occasione di studio e approfondimento, stanno riscoprendo i temi «classici». È il caso dell’Università di Trieste con la European Summer School of classics, un polo internazionale di ricerca e didattica nel campo delle letterature antiche. Come pure dell’Università di Bologna che quest’ anno per la prima volta ha introdotto per l’estate un corso di lingua latina e cultura classica tenuto in inglese. Il periodo di studio, che varia da una a quattro settimane, è rivolto a studenti e giovani laureati di tutto il mondo. Per gli stranieri si tratta quasi di ripercorrere le tappe del vecchio Grand Tour, il viaggio di istruzione che facevano i borghesi rampolli del XVII secolo per affinare la propria preparazione culturale. L’Italia era una tappa irrinunciabile, con le rovine della Roma antica e i suoi monumenti. Visite che faranno anche gli studenti della Summers school di Bologna nel week end organizzato per visitare la capitale. «La cultura in lingua latina ha avuto un’influenza notevole sulle culture moderne» spiega Francesco Citti, coordinatore della Summer School bolognese in latino e cultura classica. Per questo l’ateneo ha pensato, tra i suoi 50 corsi estivi, di offrire questa possibilità. Non poteva mancare all’ appello l’Università di Roma La Sapienza, che quest’anno propone tra i suoi corsi anche l’indirizzo archeologico e storico artistico. «In una città come questa dove l’aspetto culturale e archeologico ha una tradizione unica non poteva non esserci un’offerta didattica dedicata» precisa Emanuela Piemontese, del coordinamento scientifico didattico della Summer School. Di «classico e storia del classico» si discuterà nel corso della settima edizione della European Summer School of classics dell’ Università di Trieste. Una full immersion di cinque giorni rivolta non solo agli universitari stranieri ma anche ai liceali della città. «Abbiamo tentato di creare un polo internazionale in cui si discutono i valori del mondo antico» dice il direttore Lucio Cristante. I costi variano a seconda dell’ateneo ma la cifra oscilla comunque intorno agli 800 euro (pernottamento escluso). Fa eccezione Trieste in cui la Summer School è del tutto gratuita.
(Dal Corriere della Sera, 28/3/2008).
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