Il Papa, l’Esperanto e il bibliotecario

RadioRaiuno, “Oggi Duemila”del 25/12/2004, commento alla benedizione papale in 62 lingue:

“… e forse, dopo tutte le polemiche sulla Croce, (Si era accennato al grande crocifisso dietro al Pontefice), questa è anche una “risposta”, certamente simbolica, ma importante! Adesso in Filippino! Maòri ! Pensate! In lingua Maòri! Maòri si usa in … Nuova Guinea … È una lingua pochissimo usata !

( intanto GP II annuncia il Samoàno) In Samoano , appunto! Siamo in piena Oceania …. Le Isole Samoa ! … Il Papa non dimentica nulla dove ci sono comunità cattoliche. A loro va il suo messaggio e lì dove arriva la Radio Vaticana e le varie radio e televisioni del mondo. (Arriva l’annunzio papale del saluto in Esperanto) Esperanto! Addirittura l’Esperanto !!!!! È una lingua forse un po’ morta … Qualche …. Fino a qualche anno fa si pensava potesse diventare linguaggio universale…. Ma devo dire che forse, nella Chiesa, il linguaggio universale rimane e rimarrà il Latino, no?

(interviene l’altro cronista) Sì ! … ma poi ci deve essere qualche cultore dell’Esperanto anche in Segreteria di Stato, perché puntualmente l’Esperanto

puntualmente l’Esperanto viene messo nella lista dei saluti ! Anche se poi, tutto sommato, riguarda un’unità linguistica ormai quasi inesistente…Qualche studioso di … Biblioteca… Adesso in Polacco ! con un messaggio un po’ più lungo …. (Omissis. Poi, concluso il saluto Polacco …) E adesso il Papa, in Latino, conclude il suo messaggio: “Adoro Te devote !” E lo capiamo anche noi Italiani, “Adoro te devote!”. Se non lo capiamo, cerchiamo di capirlo. Perché il Latino è la “radice” della nostra lingua, ma è talmente semplice che talvolta vorremmo parlare anche noi … Latino!

E se lo parlassimo all’Estero, come è capitato ….. … Mi è capitato, talvolta, per quel poco che mi ricordo dei miei studi, di parlare in Latino; e qualche persona colta mi ha capito meglio dell’Inglese…

(Trascrizione di Carlo Geloso).

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1 commento

  • RadioRaiuno, “Oggi Duemila”del 25/12/2004, commento alla benedizione papale in 62 lingue:

    “… e forse, dopo tutte le polemiche sulla Croce, (Si era accennato al grande crocifisso dietro al Pontefice), questa è anche una “risposta”, certamente simbolica, ma importante! Adesso in Filippino! Maòri ! Pensate! In lingua Maòri! Maòri si usa in … Nuova Guinea … È una lingua pochissimo usata !

    ( intanto GP II annuncia il Samoàno) In Samoano , appunto! Siamo in piena Oceania …. Le Isole Samoa ! … Il Papa non dimentica nulla dove ci sono comunità cattoliche. A loro va il suo messaggio e lì dove arriva la Radio Vaticana e le varie radio e televisioni del mondo. (Arriva l’annunzio papale del saluto in Esperanto) Esperanto! Addirittura l’Esperanto !!!!! È una lingua forse un po’ morta … Qualche …. Fino a qualche anno fa si pensava potesse diventare linguaggio universale…. Ma devo dire che forse, nella Chiesa, il linguaggio universale rimane e rimarrà il Latino, no?

    (interviene l’altro cronista) Sì ! … ma poi ci deve essere qualche cultore dell’Esperanto anche in Segreteria di Stato, perché puntualmente l’Esperanto

    puntualmente l’Esperanto viene messo nella lista dei saluti ! Anche se poi, tutto sommato, riguarda un’unità linguistica ormai quasi inesistente…Qualche studioso di … Biblioteca… Adesso in Polacco ! con un messaggio un po’ più lungo …. (Omissis. Poi, concluso il saluto Polacco …) E adesso il Papa, in Latino, conclude il suo messaggio: “Adoro Te devote !” E lo capiamo anche noi Italiani, “Adoro te devote!”. Se non lo capiamo, cerchiamo di capirlo. Perché il Latino è la “radice” della nostra lingua, ma è talmente semplice che talvolta vorremmo parlare anche noi … Latino!

    E se lo parlassimo all’Estero, come è capitato ….. … Mi è capitato, talvolta, per quel poco che mi ricordo dei miei studi, di parlare in Latino; e qualche persona colta mi ha capito meglio dell’Inglese…

    (Trascrizione di Carlo Geloso).

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