Il messaggio del Direttore Generale dell’UNESCO Koïchiro Matsuura
Giornata mondiale della diversità culturale per il dialogo e lo sviluppo
Il messaggio del Direttore Generale dell’UNESCO
Koïchiro Matsuura
In occasione della Giornata mondiale della diversità culturale per il dialogo e lo sviluppo (21 maggio 2007), il direttore Generale dell’UNESCO Koïchiro Matsuura ha pubblicato il seguente messaggio (traduzione non ufficiale):
“Questa Giornata mondiale della diversità culturale per il dialogo e lo sviluppo, è un’occasione opportuna per la comunità internazionale di riflettere, in consonanza con il Decennio delle Nazioni Unite per l’“Educazione allo Sviluppo Sostenibile”(2005-2014), sull’integrazione dei principi del dialogo, inteso come corollario della diversità, in tutte le strategie dello sviluppo.
Così facendo essa ci incita a ripensare il nostro uso delle parole e dei concetti, e le dinamiche sociali e culturali all’opera nella nostra società. In effetti, la realtà della diversità culturale ci rinvia al funzionamento differenziato delle società e delle culture, che non sono mai ferme su loro stesse, ma basate su giochi d’interazioni, di passaggi, d’inerzie o di resistenze.
È misurandoci con questo che a noi spetta integrare in modo innovativo i principi della diversità culturale e del pluralismo nell’insieme delle politiche nazionali, segnatamente quelle relative all’educazione di qualità, all’ambiente, alla gestione del patrimonio, ai mezzi di comunicazione, alle tecnologie dell’informazione ed alle industrie creative.
Appropriandosi dei termini di un tal dibattito e riformulandoli, con tutti i responsabili e gli attori interessati, converrà situare il dialogo tra le culture e lo sviluppo culturale al centro dei piani nazionali di sviluppo così come dei congiunti strumenti di programmazione del sistema delle Nazioni Unite. Privilegiare questa strada ed il potenziale d’accesso di tutte le culture e le espressioni culturali alle possibilità di sviluppo offerte dalla globalizzazione è contemporaneamente un’opportunità e un imperativo che possiamo mettere al servizio della coesione sociale, della pace e della lotta contro la povertà. È così che saremo realmente “uniti nell’azione”.
Contribuendo a trasformare le nostre rappresentazioni di ciò che ci lega gli uni agli altri, identificando i diversi luoghi e livelli possibili di interazione culturale e iscrivendo il dialogo al centro dei processi di socializzazione e di creatività, potremo eliminare uno ad uno gli ostacoli al dialogo interculturale. È anche attraverso questa svolta che sapremo comprendere meglio, piuttosto che uno “scontro di civiltà”, le diverse manifestazioni contemporanee di una crisi del rapporto con la cultura.
In occasione di questa giornata, invito tutti i partecipanti al processo dello sviluppo a dare corpo e voce ad una diversità creatrice, la quale constatiamo che si schiude giorno per giorno solo nel quadro di una circolazione libera e pluralistica dei saperi, delle pratiche e degli immaginari.
Koïchiro Matsuura
Agipress – Notizia n.11619
del 21/05/2007 – 16.51.10
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Giornata mondiale della diversità culturale per il dialogo e lo sviluppo
Il messaggio del Direttore Generale dell’UNESCO
Koïchiro Matsuura
In occasione della Giornata mondiale della diversità culturale per il dialogo e lo sviluppo (21 maggio 2007), il direttore Generale dell’UNESCO Koïchiro Matsuura ha pubblicato il seguente messaggio (traduzione non ufficiale):
“Questa Giornata mondiale della diversità culturale per il dialogo e lo sviluppo, è un’occasione opportuna per la comunità internazionale di riflettere, in consonanza con il Decennio delle Nazioni Unite per l’“Educazione allo Sviluppo Sostenibile”(2005-2014), sull’integrazione dei principi del dialogo, inteso come corollario della diversità, in tutte le strategie dello sviluppo.
Così facendo essa ci incita a ripensare il nostro uso delle parole e dei concetti, e le dinamiche sociali e culturali all’opera nella nostra società. In effetti, la realtà della diversità culturale ci rinvia al funzionamento differenziato delle società e delle culture, che non sono mai ferme su loro stesse, ma basate su giochi d’interazioni, di passaggi, d’inerzie o di resistenze.
È misurandoci con questo che a noi spetta integrare in modo innovativo i principi della diversità culturale e del pluralismo nell’insieme delle politiche nazionali, segnatamente quelle relative all’educazione di qualità, all’ambiente, alla gestione del patrimonio, ai mezzi di comunicazione, alle tecnologie dell’informazione ed alle industrie creative.
Appropriandosi dei termini di un tal dibattito e riformulandoli, con tutti i responsabili e gli attori interessati, converrà situare il dialogo tra le culture e lo sviluppo culturale al centro dei piani nazionali di sviluppo così come dei congiunti strumenti di programmazione del sistema delle Nazioni Unite. Privilegiare questa strada ed il potenziale d’accesso di tutte le culture e le espressioni culturali alle possibilità di sviluppo offerte dalla globalizzazione è contemporaneamente un’opportunità e un imperativo che possiamo mettere al servizio della coesione sociale, della pace e della lotta contro la povertà. È così che saremo realmente “uniti nell’azione”.
Contribuendo a trasformare le nostre rappresentazioni di ciò che ci lega gli uni agli altri, identificando i diversi luoghi e livelli possibili di interazione culturale e iscrivendo il dialogo al centro dei processi di socializzazione e di creatività, potremo eliminare uno ad uno gli ostacoli al dialogo interculturale. È anche attraverso questa svolta che sapremo comprendere meglio, piuttosto che uno “scontro di civiltà”, le diverse manifestazioni contemporanee di una crisi del rapporto con la cultura.
In occasione di questa giornata, invito tutti i partecipanti al processo dello sviluppo a dare corpo e voce ad una diversità creatrice, la quale constatiamo che si schiude giorno per giorno solo nel quadro di una circolazione libera e pluralistica dei saperi, delle pratiche e degli immaginari.
Koïchiro Matsuura
Agipress – Notizia n.11619
del 21/05/2007 – 16.51.10