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Guerra delle lingue: Dieci anni dopo l’importante articolo dell’Economist continua il collaborazionismo alla colonizzazione inglese.
Dichiarazione di Giorgio Pagano
«Il 20 dicembre 2001 The Economist pubblicava ‘Il trionfo dell’inglese. Un impero mondiale con altri mezzi’. Il primo, approfondito articolo sulle conseguenze distruttive dell’imposizione linguistica inglese.
Leggere che ‘il trionfo della lingua inglese è il trionfo degli anglofoni Stati Uniti d’America come potenza mondiale‘ e che ‘in molti paesi l’avanzata onnivora dell’inglese minaccia di danneggiare o distruggere buona parte della cultura locale‘ ci aveva fatto comprendere quanto al mondo anglosassone fosse chiaro l’effetto linguicida della loro lingua.
La denuncia di come ‘per molti popoli il trionfo dell’inglese rappresenta la sconfitta se non la vera e propria distruzione della propria lingua‘ e vederne gli effetti proprio su colui che, dopo il Presidente della Repubblica, ha le massime responsabilità nella guida del Paese, il Presidente del Consiglio Monti che, nel centocinquantenario dell’Unità d’Italia, nella sede della Banca d’Italia, per commemorare un grande economista italiano parla esclusivamente in inglese fa venire in mente le parole di Tacito nel suo ‘Germania’ del 98 d.C.: la lingua del conquistatore nella bocca del conquistato è la lingua dello schiavo», ha concluso il Segretario della Associazione Radicale Esperanto.
Roma, 20 dicembre 2011
L’Articolo dell’Economist del 20 dicembre 2001