Quest’anno ricorre il 40 esimo anniversario della morte di don Lorenzo Milani, scomparso a Firenze il 26 giugno 1967, un mese dopo la pubblicazione del libro denuncia sulla scuola italiana “Lettera a una professoressa”….
La scuola di allora (e di dopo) era un’organizzazione selettiva fondata non sul riconoscimento del valore dei ragazzi bensì sul censo, quindi sulla disuguaglianza e sull’ingiustizia sociale ed economica: e tendeva obiettivamente a perpetuare l’una e l’altra. La vera povertà dei subalterni degli umili, era la “povertà delle parole”, che impediva loro di esprimere – per carenza d’istruzione – le proprie stesse capacità latenti e che generazione dopo generazione li obbligava ad accettare l’ingiustizia…Le cose non sono, da allora, granché cambiate. Con in più il fatto che oggi è palese come la “Lettera a una Professoressa” esprima una realtà planetaria, che la globalizzazione sta facendo emergere in tutta la sua grandiosa tragicità. Come l’acqua e le energie alternative al petrolio, quella della scuola e dell’istruzione sarà una delle grandi sfide che il mondo globalizzato dovrà affrontare..
(Da “La “Lettera” di Don Milani e gli ‘umili’ del mondo globalizzato”, di Franco Cardini, La Nazione, 4/5/2007).
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