LA REPUBBLICA 07.06.2004.p 2
BLAIR
Il premier britannico: “Le divergenze sull'Iraq simili a quelle su Hitler negli anni `30”
“Europa e Usa, sempre più uniti
'Tutti temevano il nazismo ma dissentivano sul modo di neutralizzarlo”
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
LONDRA – «Il risultato del D-day è stato l'avvento di una nuova Europa», dice Tony Blair. E l'alleanza tra Europa e Stati Uniti, che sconfisse il nazismo, rimane centrale «per il futuro del mondo», afferma il primo ministro britannico con un'allusione all'Iraq. Ecco un estratto dell'intervista che Blair ha dato all'Observer nel sessantesimo anniversario dello sbarco in Normandia.
Che significato haperleffiEl-day?
«E' ilsimbolo della liberazione dell'Europa dal nazismo, dellaforza dell'alleanza traGran Bretagna e America, e del cambiamento avvenuto in Europa dopo la seconda guerra mondiale. E' una celebrazione di tutto questo, oltre che naturalmente dello straordinario coraggio dei soldati protagonisti dello sbarco».
E' lecito un paragone tra la liberazione dell'Europa e la liberazione dell'Iraq?
«Ci sono opinioni diverse sull'Iraq trai paesi che partecipano alle cerimonie in Normandia, e le differenze rimarranno. Ma rileggendo la storia della Seconda guerra mondiale è interessante notare il grado di dissenso che inizialmente esisteva sulla minaccia nazista. Tutti concordavano che fosse una minaccia, ma dissentivano su come affrontarla.
Sino alla fine degli anni Trenta c'era gente che proponeva di scendere a patti con Hitler. La storia tende a cambiare il giudizio che abbiamo delle cose».
Bush ha equiparato la guerra contro il nazismo all'odierna guerra al terrorismo. Concorda?
«Penso che dobbiamo mobilitare
la comunità internazionale contro questa minaccia, sebbene sia convinto che non vada affrontata soltanto con la forza. La cosa più importante è che Europa e America siano alleate in questa battaglia».
Il D-day contiene un messaggio per l'Europa d'oggi?
«Il messaggio è che, qualunque siano le divergenze tra noi, e sull'Iraq ovviamente ce ne sono state, l'alleanza transatlantica tra Europa e America è di centrale importanza per il futuro del mondo. Quella alleanza ha realizzato la liberazione dell'Europa sessant'anni fa e ha introdotto una nuova era di pace e stabilità in Europa». (e. f.)
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BLAIR
Il premier britannico: “Le divergenze sull'Iraq simili a quelle su Hitler negli anni `30”
“Europa e Usa, sempre più uniti
'Tutti temevano il nazismo ma dissentivano sul modo di neutralizzarlo”
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
LONDRA – «Il risultato del D-day è stato l'avvento di una nuova Europa», dice Tony Blair. E l'alleanza tra Europa e Stati Uniti, che sconfisse il nazismo, rimane centrale «per il futuro del mondo», afferma il primo ministro britannico con un'allusione all'Iraq. Ecco un estratto dell'intervista che Blair ha dato all'Observer nel sessantesimo anniversario dello sbarco in Normandia.
Che significato haperleffiEl-day?
«E' ilsimbolo della liberazione dell'Europa dal nazismo, dellaforza dell'alleanza traGran Bretagna e America, e del cambiamento avvenuto in Europa dopo la seconda guerra mondiale. E' una celebrazione di tutto questo, oltre che naturalmente dello straordinario coraggio dei soldati protagonisti dello sbarco».
E' lecito un paragone tra la liberazione dell'Europa e la liberazione dell'Iraq?
«Ci sono opinioni diverse sull'Iraq trai paesi che partecipano alle cerimonie in Normandia, e le differenze rimarranno. Ma rileggendo la storia della Seconda guerra mondiale è interessante notare il grado di dissenso che inizialmente esisteva sulla minaccia nazista. Tutti concordavano che fosse una minaccia, ma dissentivano su come affrontarla.
Sino alla fine degli anni Trenta c'era gente che proponeva di scendere a patti con Hitler. La storia tende a cambiare il giudizio che abbiamo delle cose».
Bush ha equiparato la guerra contro il nazismo all'odierna guerra al terrorismo. Concorda?
«Penso che dobbiamo mobilitare
la comunità internazionale contro questa minaccia, sebbene sia convinto che non vada affrontata soltanto con la forza. La cosa più importante è che Europa e America siano alleate in questa battaglia».
Il D-day contiene un messaggio per l'Europa d'oggi?
«Il messaggio è che, qualunque siano le divergenze tra noi, e sull'Iraq ovviamente ce ne sono state, l'alleanza transatlantica tra Europa e America è di centrale importanza per il futuro del mondo. Quella alleanza ha realizzato la liberazione dell'Europa sessant'anni fa e ha introdotto una nuova era di pace e stabilità in Europa». (e. f.)