Il 9 Marzo a Parigi, presso la Camera dei Deputati, si è tenuto un incontro internazionale in difesa del diritto di lavorare nella propria lingua nel proprio Paese.
All’evento, organizzato dal CFTC – Confederazione francese lavoratori cristiani e dal deputato Jacques Myrad, hanno partecipato associazioni ed importanti sindacati tedeschi, italiani e francesi, oltre che organizzazioni del Quebec, per denunciare il ruolo distruttivo da parte della lingua inglese sulle altre, in particolare a causa della sua egemonia nel mondo del lavoro. In rappresentanza dell’Italia erano presenti i sindacati FLC-CGIL e UILM-UIL, mentre per l’associazionismo l’Associazione Radicale Esperanto.
Nel corso dei lavori i partecipanti hanno deciso unanimemente di costituirsi in Comitato internazionale 9 marzo per la lingua madre, con l’obiettivo di coordinare le informazioni e le azioni delle organizzazioni e dei politici, a partire da quelli presenti, in favore della democrazia linguistica in Europa e nel mondo ed in particolare della difesa delle lingue nazionali nel mondo del lavoro.
Il neo Comitato, come primo atto, chiederà al Presidente del Parlamento Europeo, ai Presidenti dei gruppi Parlamentari europei, ed al Commissario Europeo Orban, di essere ricevuto con la massima urgenza prima del voto sulla raccomandazione sul multilinguismo per esporre loro le proprie preoccupazioni sulle ricadute economiche e sociali che tale raccomandazione potrebbe avere se approvata cosi come votata dalla Commissione Cultura del Parlamento Europeo.
Giorgio Pagano, Segretario dell’Associazione Radicale Esperanto, alla fine dei lavori ha dichiarato: speriamo che sia un punto di partenza in nome della libertà e della democrazia linguistica e di reazione immediata nei confronti di un inglese sempre piu pervasivo, al punto da aver raggiunto livelli di oppressione intellettuale che solo il fascismo ha avuto nella recente storia europea.
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