Interrogazione a risposta scritta al Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali
On. Laura GARAVINI
Premesso che,
l’Italia, nel 2019, si è collocata al primo posto della classifica europea per valore aggiunto agricolo, superando ancora una volta la Francia (31,3 miliardi). Su un totale stimato per l’UE pari a 188,7 miliardi di euro, l’Italia ha contribuito per il 16,8%, la Francia per il 16,6%, la Spagna per il 14,1% e la Germania per l’11,2%.
Considerato che,
in data 3 settembre 2021 la Commissione europea ha aperto una consultazione pubblica dal titolo “Agricoltura biologica – registri e dichiarazioni degli operatori (specifiche)” con chiusura 1° ottobre 2021;
la materia in questione mira a prescrivere le regole dettagliate riguardo la richiesta all’operatore agricolo o gruppo di operatori agricoli di dichiarazioni nonché le richieste tecniche per ottenere i certificati compatibili con il regolamento (UE) 2018/848 del consiglio del parlamento europeo;
tale consultazione fa riferimento ad un Progetto di regolamento di esecuzione unicamente in lingua inglese (Progetto di regolamento di esecuzione – Ares(2021)5444645 inglese”) discriminando il mondo agricolo italiano e ponendolo di fatto e di diritto nella impossibilità di partecipare alla consultazione;
Rilevato che,
il multilinguismo rappresenta uno dei valori fondanti dell’Unione europea come si legge nella risoluzione del Consiglio del 21 novembre 2008, infatti, “la diversità linguistica e culturale [è] parte intrinseca dell’identità europea e (…) allo stesso tempo un retaggio condiviso, una ricchezza, una sfida e una risorsa per l’Europa (…) il multilinguismo rappresenta una questione trasversale di grande portata poiché abbraccia i settori sociale, culturale, economico e dunque educativo”. Questo concetto è profondamente ancorato alle radici democratiche di un’Europa dei cittadini in cui ciascuno deve essere in grado di comprendere ed interpretare le disposizioni normative emanate dall’Unione, in quanto esse costituiscono diritto nazionale di ciascun Paese membro;
con l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea, l’italiano rappresenta la terza lingua madre più parlata dopo tedesco e francese, mentre l’inglese oggi è unicamente la seconda lingua ufficiale di Irlanda e Malta – ex colonie britanniche con circa 6 milioni di abitanti – le quali, peraltro, non hanno finora mai chiesto di soppiantare il gaelico o il maltese con l’inglese, come prevede l’articolo 1 del regolamento (UE) n. 1/1958.
Tutto quanto premesso, per sapere:
quali iniziative urgenti intenda promuovere il Ministro in indirizzo per assicurare la partecipazione del mondo agricolo italiano alla consultazione suddetta ed alle eventuali prossime consultazioni concernenti l’agricoltura italiana.