«Con Luca Serianni scompare lo storico più illustre della lingua italiana, uno dei massimi studiosi di Dante e, nel contempo, lo stimato amico dirimpettaio» dichiara Giorgio Kadmo Pagano, Segretario dell’ERA che, proprio all’incrocio tra via dei Velieri e via Isole di Capoverde in cui è stato investito lo studioso, ha casa.
«Serianni si è formato alla scuola di Arrigo Castellani, quel Castellani che fece per il nostro Presidente la prefazione all’importante volume di Andrea Chiti Batelli “La comunicazione internazionale tra politica e glottodidattica”. Lo abbiamo avuto accanto fin dal 1995 quando, proprio come Castellani, aveva aderito all’Appello del Partito Radicale e dell’ERA finalizzato alla costituzione di patti internazionali per l’adozione europea e mondiale di una Lingua Internazionale Ausiliaria (come Umberto Eco nel 1992 in La ricerca della lingua perfetta chiamava l’Esperanto) fino al 2021 quando firmò il nostro Appello dei Mille per l’Italiano terza lingua dell’Unione europea” a tutt’oggi ignorato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi come dal suo Ministro Di Maio, nonostante PEC e innumerevoli sollecitazioni telefoniche», ricorda Pagano.
«A Luca Serianni e alle numerose interviste e dialoghi fatti con lui, l’ultimo sul nuovo Museo della Lingua Italiana di Firenze pubblicato anche sulla rivista Artribune, dedicherò la rubrica Translimen a Radio Radicale dopodomani» annuncia, concludendo, il Segretario dell’ERA.