Un incontro sul multilinguismo organizzato dall’Istituto Ladino “Micurà de Rü”.
Lingue al confine
“Rujenedes al cunfin – Sprachen an der Grenze – Lingue al confine” è il titolo trilingue di un convegno organizzato dall’Istituto Ladino Micurà de Rü con l’Assessorato Provinciale alla Cultura Ladina che si svolgerà venerdì 6 novembre a partire dalle ore 17.00 presso la sala di Palazzo Widmann a Bolzano.
L’Alto Adige – Südtirol è considerato dagli studiosi un importante laboratorio di ricerca e osservazione per le dinamiche legate al plurilinguismo e viene giustamente indicato come “crocevia di lingue e di culture diverse”.
Tre infatti sono le comunità linguistiche riconosciute dalla Provincia Autonoma di Bolzano: quella italiana, quella tedesca e quella ladina.
Scopo dell’incontro voluto dall’Istituto Ladino Micurà de Rü è quello di mettere insieme diverse prospettive e diversi punti di vista in modo da poter avere un’ampia panoramica sulle possibilità che le diverse comunità hanno per poter convivere e arricchirsi dalle reciproche diversità.
Identità e diversità, ma anche possibilità e impossibilità di alcune lingue di svolgere il ruolo di dare significato al mondo contemporaneo: “nel pieno rispetto delle diversità linguistiche reciproche, sono tanti i punti d’accordo per venirci incontro. Non esiste una sola visione, una fruizione del mondo e le molteplicità linguistiche sono qui a dimostrarcelo.
I confini linguistici possono fermentare dentro di noi – creare delle barriere insormontabili – quando l’altro viene visto come una insidia alla nostra integrità. A volte cresce il timore che potrebbe scalfire la mia identità. Quando nell’altro prevalgono i tratti distintivi, le diversità e le distanze aumentano a vista d’occhio.
Succede che alcune lingue, ad un certo punto non ce la facciano più a significare compiutamente il mondo in cui le comunità interagiscono. Sembra che solo l’inglese sia in grado di stare sempre al passo con i tempi”.
Allora le domande da porsi sono:
È l’Inglese la lingua che ti fa sentire a casa in tutto il mondo: è la password universale?
Alcune lingue contano di più, altre di meno?
Il futuro è proprio destinato ad una sorta di omogeneizzazione linguistica o le diversità linguistiche avranno la loro ragion d’essere anche in avvenire?
Da sfondo a questi quesiti faranno le esperienze che nascono proprio dal confronto tra vicini: “Se ci concediamo qualche rispettosa incursione nella casa linguistica del vicino, ci accorgiamo che le parole sono sì diverse, ma ognuno tenta di dare un senso alla propria esistenza in rapporto con la propria comunità.
Tutti noi oggi siamo chiamati a confrontarci con le realtà sociolinguistiche e culturali, che aumentano di giorno in giorno anche nella nostra regione. La realtà altoatesina/sudtirolese dimostra che è possibile, anzi fruttuosa la convivenza, senza ripudiare o annacquare la propria identità.
Aprirsi al multilinguismo è anche un lasciapassare per diventare insieme cittadini europei. È un invito all’incontro.
È riduttivo difendere a spada tratta solo quello che siamo o crediamo di essere. Nella vita di tutti i giorni ci si accorge che il confronto con gli altri ci offre anche altre possibilità di interloquire con le altre realtà di vita vissuta che ci circondano”.
Per rispondere a queste domande ed affrontare gli argomenti e i problemi del multilinguismo “sono stati invitati a discutere insieme due esimi linguisti”: Tullio De Mauro e Hans Goebl.
http://guide.supereva.it/italiano_dialetti/interventi/2009/11/bolzano-lingue-al-confine-con-de-mauro-e-goebl[addsig]