Indiscrezioni /11 premier vuole ridurre i summit nel semestre britannico
Quell'allergia ai vertici europei
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
LONDRA . Tony Blair è arcistufo dei summit dell' Unione europea: a suo dire
sono spesso un esercizio inutile e in piu fanno male alla salute, come nel
2003. quando una riunione fiume gli costò un attacco di tachicardia a forza
di bere tazzine di forte caffè italiano per stare sveglio. Per questo sta pensando seriamente, durante il semestre britannico di presidenza, che inizierà
in luglio. di ridurre i due conclavi semestrali a Bruxelles a uno solo, tenersi in dicembre, saltando l'evento autunnale, a meno che vi siano realmente cose di grande importanza da discutere.
L'anticipazione, resa nota ieri dal «Financial Times», che citava anonime fonti governative, è stata accolta ingelidamente da Downing Street: «Non commentiamo notizie di stampa ha detto un portavoce del primo ministro al Sole-24 Ore — e renderemo noto a alla stampa inglese a tempo debito e ufficialmente il nostro programma per il prossimo semestre europeo».
Come mai tanta sufficienza nei confronti dell’Unione europea? Certamente il clima elettorale aiuta: in un Paese profondamente euroscettico, la campagna in vista del voto politico di domani ha relegato i temi europei in fondo alla scala delle priorità e rende popolari prese di posizioni sprezzanti nei confronti di Bruxelles.
Quando non è aspramente criticata l'Unione europea a Londra viene ignorata il piu possibile: come ricorda il «Financial Times», alla fine dell'ultimo summit europeo di marzo. Blair evitò accuratamente di fare commenti per tema di essere impallinato dagli euroscettici. sempre in agguato.
Dopo avere schivato telecamere e giornalisti se ne andò alla chetichelte
la da una porta laterale, scoprendo il fianco al presidente francese Jacques
Chirac che, profittando della sua partenza anticipata, intervenne sul bilancio
e chiese polemicamente l'abolizione del rimborso britannico. L'indomani tutti i giornali inglesi ne parlarono…
MN.
[addsig]
Quell'allergia ai vertici europei
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
LONDRA . Tony Blair è arcistufo dei summit dell' Unione europea: a suo dire
sono spesso un esercizio inutile e in piu fanno male alla salute, come nel
2003. quando una riunione fiume gli costò un attacco di tachicardia a forza
di bere tazzine di forte caffè italiano per stare sveglio. Per questo sta pensando seriamente, durante il semestre britannico di presidenza, che inizierà
in luglio. di ridurre i due conclavi semestrali a Bruxelles a uno solo, tenersi in dicembre, saltando l'evento autunnale, a meno che vi siano realmente cose di grande importanza da discutere.
L'anticipazione, resa nota ieri dal «Financial Times», che citava anonime fonti governative, è stata accolta ingelidamente da Downing Street: «Non commentiamo notizie di stampa ha detto un portavoce del primo ministro al Sole-24 Ore — e renderemo noto a alla stampa inglese a tempo debito e ufficialmente il nostro programma per il prossimo semestre europeo».
Come mai tanta sufficienza nei confronti dell’Unione europea? Certamente il clima elettorale aiuta: in un Paese profondamente euroscettico, la campagna in vista del voto politico di domani ha relegato i temi europei in fondo alla scala delle priorità e rende popolari prese di posizioni sprezzanti nei confronti di Bruxelles.
Quando non è aspramente criticata l'Unione europea a Londra viene ignorata il piu possibile: come ricorda il «Financial Times», alla fine dell'ultimo summit europeo di marzo. Blair evitò accuratamente di fare commenti per tema di essere impallinato dagli euroscettici. sempre in agguato.
Dopo avere schivato telecamere e giornalisti se ne andò alla chetichelte
la da una porta laterale, scoprendo il fianco al presidente francese Jacques
Chirac che, profittando della sua partenza anticipata, intervenne sul bilancio
e chiese polemicamente l'abolizione del rimborso britannico. L'indomani tutti i giornali inglesi ne parlarono…
MN.