Avviato inserimento della lingua inglese nelle scuole comunali milanesi dell’infanzia

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Avviato inserimento della lingua inglese nelle scuole comunali milanesi dell’infanzia

10/11/2004 – “La Scuola dell’Infanzia è un ambiente educativo ricco di esperienze concrete e quindi un terreno molto fertile per gli apprendimenti strutturati secondo le diverse forme del fare, del sentire, del pensare, dell’esprimere, del comunicare e dell’agire relazionale. Ecco perché, d’accordo con le nostre educatrici e dirigenti, abbiamo pensato di introdurre già da quest’anno l’insegnamento della lingua inglese ai bambini di cinque anni”.

Bruno Simini, Assessore all’Educazione e Infanzia, ha presentato il progetto dell’inserimento della lingua inglese nelle Scuole dell’Infanzia che il Comune sta attuando in forma sperimentale: per l’anno educativo

2004-2005 sono interessate 48 scuole per 2.500 bambini dell’ultimo anno.

“La gradualità dell’inserimento è dovuta al fatto che vogliamo condurre una sperimentazione fondata su basi rigorosamente scientifiche, per poi poterla praticare su larga scala”, ha spiegato l’Assessore Simini. “In una parola, vogliamo identificare, anche nell’insegnamento della lingua inglese nelle scuole dell’infanzia, un modello Milano, quel modello di alta qualità del servizio educativo del Comune da tutti universalmente riconosciuto. In questa sperimentazione non siamo soli: al nostro fianco c’è la professoressa Mantovani che ha accettato l’ invito ad affiancare i nostri esperti per pianificare il progetto e coordinarne l’attuazione, seguendo, insieme con le nostre educatrici e i docenti di inglese delle scuole civiche, tutte le fasi del percorso”.

“La sperimentazione dell’inglese nella scuola dell’infanzia non è nè precoce nè anticipazionista: l ‘età tra i 3 e i 6 anni, quando i bambini hanno sviluppato le più importanti strutture linguistiche e nella quale la sensibilità fonetica e l’atteggiamento verso l’ascolto viene spontaneo e naturale, è proprio il momento giusto, soprattutto nel contesto della scuola”, ha dichiarato la professoressa Susanna Mantovani, Preside della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Bicocca di Milano.

“La scommessa è quella di sviluppare un approccio adatto ai bambini di questa età, scientificamente fondato, praticabile su larga scala e tale da essere coerente con il modello educativo delle scuole dell’infanzia di Milano che tanti nel mondo studiano e invidiano. Il gruppo che coordino è molto stimolato dall’opportunità offerta da questo progetto di fare interagire la nostra esperienza di ricerca, le competenze professionali degli insegnanti di lingue delle scuole civiche e gli educatori della scuola dell’infanzia. Da questa esperienza si potrà sviluppare un metodo e dei materiali originali ed efficaci focalizzati sugli aspetti sensoriali, comunicativi, gestuali e interattivi che stanno alla base di un apprendimento naturale della lingua”.

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Poveri bambini..!

Questo messaggio è stato modificato da: yoshii, 10 Nov 2004 – 17:43 [addsig]

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    Avviato inserimento della lingua inglese nelle scuole comunali milanesi dell’infanzia

    10/11/2004 – “La Scuola dell’Infanzia è un ambiente educativo ricco di esperienze concrete e quindi un terreno molto fertile per gli apprendimenti strutturati secondo le diverse forme del fare, del sentire, del pensare, dell’esprimere, del comunicare e dell’agire relazionale. Ecco perché, d’accordo con le nostre educatrici e dirigenti, abbiamo pensato di introdurre già da quest’anno l’insegnamento della lingua inglese ai bambini di cinque anni”.

    Bruno Simini, Assessore all’Educazione e Infanzia, ha presentato il progetto dell’inserimento della lingua inglese nelle Scuole dell’Infanzia che il Comune sta attuando in forma sperimentale: per l’anno educativo

    2004-2005 sono interessate 48 scuole per 2.500 bambini dell’ultimo anno.

    “La gradualità dell’inserimento è dovuta al fatto che vogliamo condurre una sperimentazione fondata su basi rigorosamente scientifiche, per poi poterla praticare su larga scala”, ha spiegato l’Assessore Simini. “In una parola, vogliamo identificare, anche nell’insegnamento della lingua inglese nelle scuole dell’infanzia, un modello Milano, quel modello di alta qualità del servizio educativo del Comune da tutti universalmente riconosciuto. In questa sperimentazione non siamo soli: al nostro fianco c’è la professoressa Mantovani che ha accettato l’ invito ad affiancare i nostri esperti per pianificare il progetto e coordinarne l’attuazione, seguendo, insieme con le nostre educatrici e i docenti di inglese delle scuole civiche, tutte le fasi del percorso”.

    “La sperimentazione dell’inglese nella scuola dell’infanzia non è nè precoce nè anticipazionista: l ‘età tra i 3 e i 6 anni, quando i bambini hanno sviluppato le più importanti strutture linguistiche e nella quale la sensibilità fonetica e l’atteggiamento verso l’ascolto viene spontaneo e naturale, è proprio il momento giusto, soprattutto nel contesto della scuola”, ha dichiarato la professoressa Susanna Mantovani, Preside della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Bicocca di Milano.

    “La scommessa è quella di sviluppare un approccio adatto ai bambini di questa età, scientificamente fondato, praticabile su larga scala e tale da essere coerente con il modello educativo delle scuole dell’infanzia di Milano che tanti nel mondo studiano e invidiano. Il gruppo che coordino è molto stimolato dall’opportunità offerta da questo progetto di fare interagire la nostra esperienza di ricerca, le competenze professionali degli insegnanti di lingue delle scuole civiche e gli educatori della scuola dell’infanzia. Da questa esperienza si potrà sviluppare un metodo e dei materiali originali ed efficaci focalizzati sugli aspetti sensoriali, comunicativi, gestuali e interattivi che stanno alla base di un apprendimento naturale della lingua”.

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    10/11/2004 – “La Scuola dell’Infanzia è un ambiente educativo ricco di esperienze concrete e quindi un terreno molto fertile per gli apprendimenti strutturati secondo le diverse forme del fare, del sentire, del pensare, dell’esprimere, del comunicare e dell’agire relazionale. Ecco perché, d’accordo con le nostre educatrici e dirigenti, abbiamo pensato di introdurre già da quest’anno l’insegnamento della lingua inglese ai bambini di cinque anni”.

    Bruno Simini, Assessore all’Educazione e Infanzia, ha presentato il progetto dell’inserimento della lingua inglese nelle Scuole dell’Infanzia che il Comune sta attuando in forma sperimentale: per l’anno educativo

    2004-2005 sono interessate 48 scuole per 2.500 bambini dell’ultimo anno.

    “La gradualità dell’inserimento è dovuta al fatto che vogliamo condurre una sperimentazione fondata su basi rigorosamente scientifiche, per poi poterla praticare su larga scala”, ha spiegato l’Assessore Simini. “In una parola, vogliamo identificare, anche nell’insegnamento della lingua inglese nelle scuole dell’infanzia, un modello Milano, quel modello di alta qualità del servizio educativo del Comune da tutti universalmente riconosciuto. In questa sperimentazione non siamo soli: al nostro fianco c’è la professoressa Mantovani che ha accettato l’ invito ad affiancare i nostri esperti per pianificare il progetto e coordinarne l’attuazione, seguendo, insieme con le nostre educatrici e i docenti di inglese delle scuole civiche, tutte le fasi del percorso”.

    “La sperimentazione dell’inglese nella scuola dell’infanzia non è nè precoce nè anticipazionista: l ‘età tra i 3 e i 6 anni, quando i bambini hanno sviluppato le più importanti strutture linguistiche e nella quale la sensibilità fonetica e l’atteggiamento verso l’ascolto viene spontaneo e naturale, è proprio il momento giusto, soprattutto nel contesto della scuola”, ha dichiarato la professoressa Susanna Mantovani, Preside della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Bicocca di Milano.

    “La scommessa è quella di sviluppare un approccio adatto ai bambini di questa età, scientificamente fondato, praticabile su larga scala e tale da essere coerente con il modello educativo delle scuole dell’infanzia di Milano che tanti nel mondo studiano e invidiano. Il gruppo che coordino è molto stimolato dall’opportunità offerta da questo progetto di fare interagire la nostra esperienza di ricerca, le competenze professionali degli insegnanti di lingue delle scuole civiche e gli educatori della scuola dell’infanzia. Da questa esperienza si potrà sviluppare un metodo e dei materiali originali ed efficaci focalizzati sugli aspetti sensoriali, comunicativi, gestuali e interattivi che stanno alla base di un apprendimento naturale della lingua”.

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    Bruno Simini, Assessore all’Educazione e Infanzia, ha presentato il progetto dell’inserimento della lingua inglese nelle Scuole dell’Infanzia che il Comune sta attuando in forma sperimentale: per l’anno educativo

    2004-2005 sono interessate 48 scuole per 2.500 bambini dell’ultimo anno.

    “La gradualità dell’inserimento è dovuta al fatto che vogliamo condurre una sperimentazione fondata su basi rigorosamente scientifiche, per poi poterla praticare su larga scala”, ha spiegato l’Assessore Simini. “In una parola, vogliamo identificare, anche nell’insegnamento della lingua inglese nelle scuole dell’infanzia, un modello Milano, quel modello di alta qualità del servizio educativo del Comune da tutti universalmente riconosciuto. In questa sperimentazione non siamo soli: al nostro fianco c’è la professoressa Mantovani che ha accettato l’ invito ad affiancare i nostri esperti per pianificare il progetto e coordinarne l’attuazione, seguendo, insieme con le nostre educatrici e i docenti di inglese delle scuole civiche, tutte le fasi del percorso”.

    “La sperimentazione dell’inglese nella scuola dell’infanzia non è nè precoce nè anticipazionista: l ‘età tra i 3 e i 6 anni, quando i bambini hanno sviluppato le più importanti strutture linguistiche e nella quale la sensibilità fonetica e l’atteggiamento verso l’ascolto viene spontaneo e naturale, è proprio il momento giusto, soprattutto nel contesto della scuola”, ha dichiarato la professoressa Susanna Mantovani, Preside della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Bicocca di Milano.

    “La scommessa è quella di sviluppare un approccio adatto ai bambini di questa età, scientificamente fondato, praticabile su larga scala e tale da essere coerente con il modello educativo delle scuole dell’infanzia di Milano che tanti nel mondo studiano e invidiano. Il gruppo che coordino è molto stimolato dall’opportunità offerta da questo progetto di fare interagire la nostra esperienza di ricerca, le competenze professionali degli insegnanti di lingue delle scuole civiche e gli educatori della scuola dell’infanzia. Da questa esperienza si potrà sviluppare un metodo e dei materiali originali ed efficaci focalizzati sugli aspetti sensoriali, comunicativi, gestuali e interattivi che stanno alla base di un apprendimento naturale della lingua”.

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    Bruno Simini, Assessore all’Educazione e Infanzia, ha presentato il progetto dell’inserimento della lingua inglese nelle Scuole dell’Infanzia che il Comune sta attuando in forma sperimentale: per l’anno educativo

    2004-2005 sono interessate 48 scuole per 2.500 bambini dell’ultimo anno.

    “La gradualità dell’inserimento è dovuta al fatto che vogliamo condurre una sperimentazione fondata su basi rigorosamente scientifiche, per poi poterla praticare su larga scala”, ha spiegato l’Assessore Simini. “In una parola, vogliamo identificare, anche nell’insegnamento della lingua inglese nelle scuole dell’infanzia, un modello Milano, quel modello di alta qualità del servizio educativo del Comune da tutti universalmente riconosciuto. In questa sperimentazione non siamo soli: al nostro fianco c’è la professoressa Mantovani che ha accettato l’ invito ad affiancare i nostri esperti per pianificare il progetto e coordinarne l’attuazione, seguendo, insieme con le nostre educatrici e i docenti di inglese delle scuole civiche, tutte le fasi del percorso”.

    “La sperimentazione dell’inglese nella scuola dell’infanzia non è nè precoce nè anticipazionista: l ‘età tra i 3 e i 6 anni, quando i bambini hanno sviluppato le più importanti strutture linguistiche e nella quale la sensibilità fonetica e l’atteggiamento verso l’ascolto viene spontaneo e naturale, è proprio il momento giusto, soprattutto nel contesto della scuola”, ha dichiarato la professoressa Susanna Mantovani, Preside della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Bicocca di Milano.

    “La scommessa è quella di sviluppare un approccio adatto ai bambini di questa età, scientificamente fondato, praticabile su larga scala e tale da essere coerente con il modello educativo delle scuole dell’infanzia di Milano che tanti nel mondo studiano e invidiano. Il gruppo che coordino è molto stimolato dall’opportunità offerta da questo progetto di fare interagire la nostra esperienza di ricerca, le competenze professionali degli insegnanti di lingue delle scuole civiche e gli educatori della scuola dell’infanzia. Da questa esperienza si potrà sviluppare un metodo e dei materiali originali ed efficaci focalizzati sugli aspetti sensoriali, comunicativi, gestuali e interattivi che stanno alla base di un apprendimento naturale della lingua”.

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    Bruno Simini, Assessore all’Educazione e Infanzia, ha presentato il progetto dell’inserimento della lingua inglese nelle Scuole dell’Infanzia che il Comune sta attuando in forma sperimentale: per l’anno educativo

    2004-2005 sono interessate 48 scuole per 2.500 bambini dell’ultimo anno.

    “La gradualità dell’inserimento è dovuta al fatto che vogliamo condurre una sperimentazione fondata su basi rigorosamente scientifiche, per poi poterla praticare su larga scala”, ha spiegato l’Assessore Simini. “In una parola, vogliamo identificare, anche nell’insegnamento della lingua inglese nelle scuole dell’infanzia, un modello Milano, quel modello di alta qualità del servizio educativo del Comune da tutti universalmente riconosciuto. In questa sperimentazione non siamo soli: al nostro fianco c’è la professoressa Mantovani che ha accettato l’ invito ad affiancare i nostri esperti per pianificare il progetto e coordinarne l’attuazione, seguendo, insieme con le nostre educatrici e i docenti di inglese delle scuole civiche, tutte le fasi del percorso”.

    “La sperimentazione dell’inglese nella scuola dell’infanzia non è nè precoce nè anticipazionista: l ‘età tra i 3 e i 6 anni, quando i bambini hanno sviluppato le più importanti strutture linguistiche e nella quale la sensibilità fonetica e l’atteggiamento verso l’ascolto viene spontaneo e naturale, è proprio il momento giusto, soprattutto nel contesto della scuola”, ha dichiarato la professoressa Susanna Mantovani, Preside della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Bicocca di Milano.

    “La scommessa è quella di sviluppare un approccio adatto ai bambini di questa età, scientificamente fondato, praticabile su larga scala e tale da essere coerente con il modello educativo delle scuole dell’infanzia di Milano che tanti nel mondo studiano e invidiano. Il gruppo che coordino è molto stimolato dall’opportunità offerta da questo progetto di fare interagire la nostra esperienza di ricerca, le competenze professionali degli insegnanti di lingue delle scuole civiche e gli educatori della scuola dell’infanzia. Da questa esperienza si potrà sviluppare un metodo e dei materiali originali ed efficaci focalizzati sugli aspetti sensoriali, comunicativi, gestuali e interattivi che stanno alla base di un apprendimento naturale della lingua”.

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