Anche il Segretario dell’ERA in sciopero totale di fame e sete

Labbra di Giorgio Pagano a 36 ore dall'inizio dello sciopero totale di fame e sete
Labbra di Giorgio Pagano a 36 ore dall’inizio dello sciopero totale di fame e sete

Anche il Segretario dell’ERA Giorgio Pagano in sciopero totale di fame e sete insieme a Marco Pannella, Sergio Augusto Stanzani Ghedini, Marco Beltrandi, Rita Bernardini, Maurizio Bolognetti, Marco Cappato, Gianmarco Ciccarelli, Sergio D’Elia, Filomena Gallo, Alessandro Massari, Marco Perduca, Mario Staderini, Antonio Stango, Irene Testa, Maurizio Turco, Elisabetta Zamparutti, Donatella Corleo, Federico Tantillo, Carlo Loi, Valter Vecellio, Lucio Bertè, Paola Di Folco.

Mentre in queste ore le giurisdizioni internazionali continuano a condannare la Repubblica italiana per la violazione dei diritti umani di chi risiede sul suo territorio -a partire dalla distruzione dello Stato di Diritto determinata dallo sfascio dell’Amministrazione della Giustizia, con la sua appendice carceraria- continua ad essere impedito ai cittadini di conoscere le ragioni, lo scopo “Amnistia Giustizia Libertà” intorno al quale, dal Natale 2005, si sono unite le massime autorità istituzionali, scientifiche, religiose e sociali del Paese.

Tutto ciò accade nonostante che l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni abbia ripetutamente e inutilmente ordinato alla Concessionaria di servizio pubblico, sin dal luglio 2011 e da ultimo nell’agosto 2012, di assicurare l’approfondimento di un tema di così rilevante interesse politico e sociale secondo metodi e tempi idonei alla fruizione della conoscenza da parte del pubblico più ampio possibile. 

Di fronte a una tale realtà antidemocratica, dove all’eliminazione contra legem per cinque anni del diritto alle tribune politiche si risponde con la previsione di spazi di tribuna irrisori per tempi (17 minuti!) e ascolti (1 milione!), da radicali in lotta per l’uscita dalla flagranza storica criminale e criminogena del nostro Paese, vogliamo dare forza ai rappresentanti delle massime istituzioni e ai detentori degli strumenti in grado di raggiungere il popolo italiano affinché ascoltino il profondo della loro coscienza. Per aiutarli, inizieremo dalla mezzanotte dell’11 gennaio uno sciopero totale della fame e della sete, persuasi come siamo che le loro riflessioni e azioni non possano discostarsi dai principi fondamentali contenuti nella nostra Carta costituzionale.

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