L’ERA ha preso parte all’audizione pubblica sul multilinguismo promossa a Bruxelles dalla Commissione Europea il 15 aprile.
Alla presenza del Commissario europeo, Leonard Orban, l’ERA ha ricordato che l’idea di multilinguismo promossa dalla Commissione – e praticamente da tutte le istituzioni europee – si è tradotta nella realtà, come mero sostegno alla creazione di una “super lingua”, l’inglese: sempre più considerata il solo strumento linguistico ufficiale di comunicazione.
Infatti malgrado l’UE da sempre abbia dichiarato che il lavoro delle istituzioni europee si dirige verso la valorizzazione di tutte le lingue ufficiali e verso la promozione della diversità linguistica, nei fatti, ormai, i casi in cui emerge il favorire l’inglese e solo l’inglese non si contano più. E l’ideale di equità tra i cittadini degli Stati Membri è sempre più lontano e la costruzione di una super “razza” fatta da anglofoni e basta è non solo all’orizzonte ma sempre più viva realtà.
Pertanto, accanto alle considerazioni, fatte dalla Commissione a conclusione dell’audizione, riguardo la promozione di tutte le lingue ufficiali, la diffusione dell’insegnamento linguistico nelle scuole e una maggiore attenzione da parte dei media alla diversità linguistica, trovano spazio le considerazioni dell’ERA le quali prevedono l’adozione di misure, come la sperimentazione di una lingua di comunicazione equa come l’esperanto, capace, in potenza, di salvaguardare le lingue e frenare la tendenza ad utilizzare per la comunicazione transnazionale la sola lingua inglese.
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